Dalla Cina alla Bce passando per i PMI: questa settimana sono tanti gli appuntamenti da segnare sul calendario macroeconomico. Soprattutto in considerazione del cambio della guardia alla Casa Bianca del 20 gennaio. Cambio che, se non strettamente macro, influenzerà sicuramente le scelte politiche ed economiche dell’immediato futuro. Basti pensare alla fitta agenda di decreti che il futuro presidente a stelle e strisce ha già pronta sul tavolo. Anche per questo motivo le rilevazioni che verranno pubblicate nelle prossime giornate, e che riguarderanno tra gli altri anche la Germania con il suo indice ZEW e l’inflazione di molti paesi europei, assumono una connotazione particolarmente importante. E l’Italia, anche in questo caso, avrà la sua parte. A cominciare proprio da lunedì.
Lunedì: Cina e Italia
Cina e Italia saranno le protagoniste già in apertura di settimana. Infatti per Pechino ci sarà la pubblicazione dei dati sul PIL del quarto trimestre 2020 oltre a vendite al dettaglio, produzione industriale e tasso di disoccupazione. Tutti riguardanti il mese di dicembre. E l’Italia? Roma risponderà con un dato altrettanto importante: prezzi al consumo (sempre di dicembre). Al centro, da citare, anche Tokyo, con i numeri della produzione industriale di novembre.
Martedì: Germania e indice ZEW. Ma non solo
Il secondo giorno della settimana parrebbe essere dedicato alla Germania visto che le attese verteranno per lo più su prezzi al consumo di dicembre ed indice ZEW di gennaio. Ma si tratta di una presenza che sulla scena dovrà essere condivisa con l’Europa e l'Italia. Nel primo caso, infatti, sono da citare le partite correnti e la produzione costruzioni dell’Eurozona (entrambe su novembre). Per l’Italia, invece, la bilancia globale di novembre.
Mercoledì: inflazione in scena
I prezzi al consumo, che martedì erano stati un primo antipasto con i dati della Germania, diventeranno il piatto forte in questo mercoledì. Cominciamo subito col dire che la pubblicazione delle cifre sull’inflazione di dicembre arriverà per Gran Bretagna ed Eurozona. Ma da specificare che, oltre questo, si conosceranno anche i prezzi alla produzione di dicembre su Berlino. E dagli USA? Dall’altra parte dell’oceano sarà la volta del settore immobiliare con i dati dell’indice NAHB, l’indice redatto dall’Associazione nazionale dei costruttori, sulla fiducia per le vendite di nuove abitazioni, e le richieste settimanali di mutui.
Giovedì: BCE e ancora Italia
La BCE torna in scena con la prima riunione del 2021. Le aspettative restano ancora alte per l’istituto guidato da Christine Lagarde. Soprattutto dopo le ultime decisioni che hanno visto l’ampliamento del programma di acquisti di altri 500 miliardi proprio a causa della crisi creatasi con il Covid-19. Un ampliamento che ha riguardato le politiche di reinvestimento. Andando oltre le attese per la BCE, tra i vari dati macro da citare ci sono senza dubbio la bilancia commerciale giapponese (dicembre), il fatturato e gli ordini all’industria italiani (novembre), il PhillyFed USA (gennaio) e, sempre per gli USA, le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione.
Venerdì: agenda ampia
Particolarmente ampia l’agenda di venerdì con i numeri PMI di gennaio (dato preliminare) in primo piano. Per le note motivazioni di fuso orario sarà il Giappone a dare il via alla carrellata con i suoi dati sul manifatturiero oltre al responso dei prezzi al consumo di dicembre. Successivamente sarà la volta delle vendite al dettaglio inglesi di dicembre. Quindi i numeri PMI dell’Eurozona (composito, manifatturiero e servizi) e degli USA (servizi e manifatturiero), tutti di gennaio. I dati delle scorte settimanali di petrolio e quelli della vendita di case esistenti (dicembre) chiuderanno il quadro.
Articolo a cura di Rossana Prezioso
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