I prezzi tornano sotto i riflettori così come anche la BCE che giovedì sarà di scena con il suo governatore Christine Lagarde. La settimana che si apre vede la maggior parte dei suoi dati focalizzati sul fronte dell'inflazione e della produzione. Una serie di dettagli non indifferenti se si considerano alcuni punti di vista. Il primo è che proprio questi numeri permetteranno di capire se la crisi dovuta alla pandemia ha già sferrato il suo attacco o se il peggio deve ancora venire. Si tratta, però, di una rilevazione ancora parziale dal momento che la seconda ondata di contagi si sta abbattendo in queste settimane sull’Europa. Il secondo elemento da considerare è proprio il fatto che molti di questi numeri arrivano dagli States, ancora alle prese con gli strascichi, per lo più polemici, delle elezioni.
Lunedì: Asia in scena ma occhio anche all’Italia
Lunedì è il turno della Cina. E più in generale, dell’Asia. Assente da qualche giorno dagli appuntamenti di primo piano, Pechino conoscerà lo stato, ad ottobre, della sua disoccupazione, della produzione industriale e delle vendite al dettaglio. Prima, però, il Giappone pubblicherà lo stato del suo PIL (3° trimestre, dato provvisorio). Per quanto ci riguarda, invece, l’interesse per l’Italia sarà concentrato sui numeri dei prezzi al consumo, sempre di ottobre.
Martedì: solo Usa
Saranno senza dubbio gli Stati Uniti ad occupare la scena. Nel secondo giorno della settimana, infatti, Washington, vedrà pubblicati i dati inerenti la produzione industriale, la vendita al dettaglio e i prezzi export. Tutti dati di ottobre. Le scorte e le vendite all’industria, invece, riguarderanno il mese di settembre. Da citare, anche l’indice NAHB di novembre, ovvero l’indicatore che, mensilmente, illustra lo stato di fiducia dei costruttori americani in base alla vendite di nuove abitazioni.
Mercoledì: inflazione europea
Mercoledì si ritorna in Europa con l’inflazione di ottobre. Inoltre, sempre restando nel Vecchio Continente, risultano essere interessanti i dati inglesi sui prezzi al consumo e alla produzione. Ma gli Usa ancora faranno la parte del leone, per la precisione con il settore immobiliare. Permessi edilizi e aperture cantieri di ottobre, oltre alle richieste mutui (dato settimanale) i dati da monitorare per chi si interessa del settore. Da citare anche le scorte settimanali di petrolio.
Giovedì: ancora Europa
Variegata l’agenda di giovedì. Infatti si parte dall’Europa. Andando oltre l’appuntamento della Bce, il Vecchio Continente conoscerà le partite correnti e la produzione costruzioni, entrambi di settembre. Successivamente sarà la volta, dagli Usa, delle richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione oltre al PhillyFed di novembre. Ad ottobre, invece, si riferiscono i numeri del Leading Indicator (indicatore sintetico dell'attività economica, solitamente usato per prevedere le condizioni economiche in arrivo) e la vendita di case esistenti.
Venerdì: Germania e Italia
Dopo qualche giorno di assenza ecco ritornare la Germania. Infatti venerdì Berlino pubblicherà i dati riguardanti i suoi prezzi alla produzione di ottobre. Ma sarà una giornata fervida anche per altri Paesi. A cominciare dal Giappone con l'inflazione di ottobre e il PMI manifatturiero di novembre. Sarà poi la volta delle vendite al dettaglio inglesi (ottobre) e della fiducia dei consumatori europei di novembre. A chiudere l’Italia con fatturato e ordini all’industria di settembre.
Articolo a cura di Rossana Prezioso
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