Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 02/11/2020 12:00

L’evento clou della settimana saranno le elezioni presidenziali Usa. Anche se non si tratta, come è facile dedurre, di un dato macro. Per quanto riguarda questi, invece, al centro della scena saranno i risultati sui vari PMI di ottobre a livello mondiale.  

Lunedì: PMI manifatturiero

Come detto i dati più interessanti della giornata saranno quelli del PMI. Per la precisione, il PMI manifatturiero di ottobre su: Giappone, Cina (Caixin), Europa e Usa. Questi ultimi conosceranno anche il dato ISM, sempre manifatturiero e sempre su ottobre. 

Martedì: solo Usa

Solo Usa martedì e non solo per l’unico dato macro interessante, quello degli ordini all’industria. Infatti sarà la giornata delle elezioni presidenziali. Dal risultato si capirà quale sarà l’indirizzo della politica (e probabilmente anche dell’economia) della prima potenza mondiale per i prossimi 4 anni

Mercoledì: il resto dei PMI ma anche occupati Usa

Mercoledì si finiranno di snocciolare il resto dei dati PMI. Dalla Cina ci sarà il PMI servizi (Caixin), quindi composito e servizi Eurozona e Usa. Ovviamente sempre su ottobre. Parallelamente, invece, si potranno leggere i risultati dei prezzi alla produzione di settembre nell’eurozona, l’ISM non manifatturiero in Usa e, tra i dati settimanali, quello delle scorte di petrolio. Ma a parte questo, l’attenzione degli analisti sarà attirata dal numero degli occupati ADP di ottobre, ovvero nel settore privato Usa, dato determinante per capire, proprio nell’immediatezza delle elezioni, lo stato di salute del mondo del lavoro in piena pandemia.   

Giovedì: si torna in Europa

L’attenzione ritorna nel Vecchio Continente. Sotto i riflettori, infatti, la Germania, in questo caso con gli ordini all’industria di settembre. per l’Europa, invece, interessanti saranno le cifre delle vendite al dettaglio di settembre. E per gli Usa? Ovviamente non mancheranno novità da Washington. Richieste di sussidi di lavoro e stoccaggi gas (entrambi settimanali), produttività e costo unitario del lavoro (entrambi sul terzo trimestre ed entrambi dato provvisorio) e il Challenger dei licenziamenti di ottobre (ovvero la variazione dei licenziamenti programmati dalle aziende Usa) saranno i risultati attesi dagli analisti al di là dell'oceano. 

Venerdì: si chiude con l’Europa

Ancora Europa in primo piano. Nello specifico con la produzione industriale di settembre in Germania. Sarà poi la volta, in Francia delle partite correnti e della bilancia commerciale di settembre mentre, sempre Parigi conoscerà lo stato della sua occupazione del terzo trimestre. Notizie interessanti anche per l'Italia con l’unico dato degno di nota: le vendite al dettaglio di settembre. Gli ultimi numeri della settimana, come spesso accade, arriveranno dagli Usa con il tasso di disoccupazione e la variazione occupati di ottobre oltre alle scorte e alle vendite al dettaglio di settembre.     

Articolo a cura di Rossana Prezioso 

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