L’evento della settimana è senza dubbio l’appuntamento con la FED. Questo perché va a chiudere la parentesi aperta con la riunione BCE di giovedì scorso che ha rivelato importantissime novità per l’Europa, sul fronte della politica monetaria e degli interventi di sostegno all’economia. Ma non sarà il solo. Infatti sono da segnalare i numeri riguardanti il Pil dell’Eurozona e quelli del mondo del lavoro Usa.
Lunedì: produzione industriale in Germania
La prima giornata della settimana vedrà, tra i suoi protagonisti, proprio la Germania con la sua produzione industriale di aprile. Da segnalare anche il Pil del primo trimestre del Giappone e l’indice Sentix sulla fiducia degli investitori europei a giugno.
Martedì: Pil Eurozona
Dal Giappone all’Eurozona. Se il primo giorno della settimana vedeva il Pil di Tokyo tra i dati più importanti, il secondo, invece, mette al centro dell’attenzione il prodotto interno lordo europeo del primo trimestre. Da citare anche la bilancia commerciale tedesca di aprile e le vendite al dettaglio del Regno Unito di maggio oltre alla panoramica sull’occupazione nell’Eurozona di aprile. Ma volendo ampliare la visuale potrà essere d’aiuto anche il tasso di disoccupazione in Svizzera, se non altro per vedere ad ampio spettro gli effetti dell’epidemia da coronavirus sulle varie economie. Partendo da questo, perciò, sarà interessante anche dare uno sguardo ai cosiddetti JOLTs ovvero i numeri di aprile del Job Openings and Labor Turnover Survey che offrono un quadro dei volumi delle offerte di lavoro degli Stati Uniti.
Mercoledì: FED, ma non solo
Come detto sarà la Fed a monopolizzare l’attenzione dei mercati. Ma oltre alla Fed saranno pubblicati anche i numeri delle scorte settimanali di petrolio e dell’inflazione statunitense di maggio. Prima però, per semplice questione di fuso orario, ci saranno i dati dell’indice dei prezzi al consumo di Pechino. Oltre che dei prezzi alla produzione, sempre cinesi (entrambi i dati di maggio).
Giovedì: produzione industriale italiana
Pochi i dati di rilievo. Ma non può essere dimenticato quello della produzione industriale italiana di aprile. Per gli Usa, inoltre, bisogna ricordare le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e l’indice dei prezzi alla produzione di maggio.
Venerdì: produzione industriale Eurozona
Più nutrita, invece, l’agenda dell’ultimo giorno lavorativo della settimana. In questo caso le cifre sotto osservazione saranno quelle della produzione industriale europea, come anche del Regno Unito, entrambi di aprile. Ma Londra conoscerà anche il suo PIL primo trimestre. E ancora da citare, per i singoli paesi Ue, anche l’inflazione di Spagna e Francia (entrambi di maggio). Dagli Usa, infine, i prezzi import/export (maggio) e l’indice del sentiment dei consumatori su giugno, misurato dall’Università del Michigan.
Articolo a cura di Rossana Prezioso
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