Questa settimana sarà decisiva per capire l’andamento dell’economia in molti settori. Sia per i dati sulla disoccupazione italiana, realtà che ci riguarda da vicino, sia per gli stessi numeri ma, questa volta su realtà estremamente sensibili come Usa e Germania. Da segnalare anche il ritorno dei PMI. Ma i prossimi giorni saranno decisivi anche per il futuro delle decisioni, in Europa, in materia di politiche monetarie. In quest’ultimo caso, la Bce con il meeting di giovedì che guarderà ai particolari del Pandemic Emergency Purchase Programme il programma messo a punto dal Consiglio Direttivo per favorire gli acquisti sui mercati e dare supporto all’economia.
Lunedì: dalla Cina agli Usa con i PMI
Giornata di PMI quella che darà il via all’apertura della settimana. Infatti dalla Cina agli Usa, passando per il Giappone, saranno resi noti i numeri del Purchasing Managers Index (PMI). Nello specifico si tratterà del PMI Manifatturiero di maggio per Tokyo, Pechino (PMI Caixin), Washington e tutta l’Eurozona. Dagli Usa, inoltre, arriverà anche l’indice ISM, sempre manifatturiero e
Martedì: il giorno della Gran Bretagna
Martedì, invece, sarà il giorno della Gran Bretagna. Con un’agenda povera di eventi rilevanti, infatti, spiccano i dati macro inglesi per crediti al consumo e M4 di aprile. Da ricordare che il dato M4, riguarda i depositi di valute delle banche presso la Bank of England e, in generale, anche i depositi del settore privato e i certificati di deposito presso le altre banche. Interessante anche il dato sulla disoccupazione spagnola di maggio.
Mercoledì: disoccupazione per Italia e Germania
A differenza del giorno precedente, sono tanti gli appuntamenti per questa giornata. Infatti si parte subito con la disoccupazione di maggio per Italia e Germania. E non solo. Anche l’Eurozona saprà il suo livello di senza lavoro. Ma per il Vecchio Continente, mercoledì, saranno pronti anche i numeri di PMI servizi e composito (maggio) e prezzi alla produzione (aprile). Spostandosi negli Stati Uniti, ancora PMI (anche qui servizi e composito di maggio) e l’ISM non manifatturiero. Impossibile, per Washington non citare gli occupati ADP di maggio e le scorte settimanali di petrolio.
Giovedì: ancora Usa in primo piano
Al di là dell'appuntamento con la Bce, sono vari i dati macro in arrivo, con una certa preponderanza di quelli statunitensi. In particolare la produttività e il costo unitario del lavoro del 1° trimestre. Ma anche, da citare, bilancia commerciale di aprile e Challenger licenziamenti di maggio. A chiudere, i dati settimanali su i sussidi di disoccupazione e stoccaggi del gas.
Venerdì: il giorno della disoccupazione Usa
L’ultima giornata vede l’Italia scendere in campo con i numeri delle vendite al dettaglio di aprile. E considerando la situazione lockdown, quello che è da sempre l'indicatore più importante per lo stato di salute dell'attività economica complessiva, diventa adesso essenziale per avere il polso della situazione. A completare il quadro anche gli ordini all’industria tedesca di aprile. Ma l’attenzione, a livello internazionale, sarà tutta per i dati Usa. Soprattutto per quelli riguardanti la variazione occupati e ancora di più il tasso di disoccupazione. Gli analisti, infatti, temono la debacle del 19,7%.
Articolo a cura di Rossana Prezioso
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