Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 17/02/2020 16:52

In questa settimana tornano i dati su inflazione e PMI con un occhio ai dati macro tedeschi. Per i dati italiani? Il velo sarà alzato venerdì.

Lunedì: si parte per il Giappone

Con Wall Street chiusa per la festività del President Day, i dati macro più interessanti a livello globale sono quelli in arrivo dal Giappone e riguardanti il Pil (quarto trimestre, dato preliminare) e la produzione industriale di gennaio.

Martedì: Germania e Gran Bretagna in primo piano

Con Londra ancora fresca di Brexit, assumono un sapore particolare i dati macro inglesi. In particolare quelli sul fronte del lavoro con le richieste dei sussidi di disoccupazione di gennaio e il tasso di disoccupazione di dicembre. Ma l'attenzione degli analisti è rivolta anche, e soprattutto, all’indice ZEW tedesco di febbraio. Dagli Usa, invece, L’Empire State Index e l’indice NAHB. Entrambi di febbraio.  

Mercoledì: UK e USA

Si divideranno tra Gran Bretagna e Stati UNiti i dati macro più importanti della giornata di mercoledì. Da Londra ci saranno i prezzi l consumo, alla produzione e i prezzi delle abitazioni (i primi due di gennaio e il terzo di dicembre). Dagli Usa, invece, il settore immobiliare sarà passato al setaccio. Infatti ci saranno i numeri di prezzi alla produzione e permessi edilizi di gennaio, oltre alle richieste settimanali di mutui. 

Giovedì: per lo più Europa (Germania su tutti)

Sarà l’Europa la protagonista della giornata di giovedì anche se non mancheranno novità da Washington. Ma procediamo con ordine. Per il Vecchio Continente la Germania conoscerà il suo indice GFK (fiducia dei consumatori) di marzo, oltre ai prezzi alla produzione di gennaio. Parigi vedrà pubblicati i dati sulla sua inflazione di gennaio mentre in Italia ci saranno i dati sulla produzione costruzione di dicembre. Ancora Londra con le vendite al dettaglio di gennaio. Lunga la lista dei dati macro a stelle e strisce. Nello specifico: PhillyFed di febbraio (l’indice delinea lo stato di salute del settore manifatturiero nel distretto di Philadelphia), i dati settimanali di petrolio e dei sussidi di disoccupazione e il leading indicator di gennaio. Si tratta di un indicatore sintetico dell'attività economica aggregata.

Venerdì: giorno dell’Italia

Nella lunga lista di dati che spesso contraddistingue l’ultimo giorno della settimana, spicca la presenza dei dati italiani. In particolare con l’inflazione di dicembre (i prezzi al consumo di novembre erano a 02% a/a e a 0,6% m/m). Ma non solo, sulla scrivania degli analisti anche gli ordini all’industria e fatturato all’industria di dicembre. Nel primo caso il precedente risultato era negativo (-0,3%), nel secondo ci si era fermati alla neutralità dello 0%. Guardando alle altre nazioni sono da citare: i dati provvisori del PMI (composito, manifatturiero e servizi) dell’eurozona di febbraio, ordini e fatturato all’industria della Spagna (dicembre). Mentre al di là del Vecchio Continente, il Giappone conoscerà i prezzi al consumo di gennaio e il PMI manifatturiero di febbraio (dato provvisorio). Dall’altra parte dell’oceano, invece, Washington vedrà pubblicati i numeri riguardanti il PMI manifatturiero e dei servizi i febbraio e la vendita di case esistenti a dicembre.

A cura di Rossana Prezioso

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