Inizia una nuova settimana e, contemporaneamente, un nuovo mese. Nei prossimi giorni, occhio ai dati PMI dei vari paesi europei e alla disoccupazione italiana.
Lunedì: protagonista la disoccupazione
Il primo dato in calendario, per effetto del fuso orario, è quello giapponese dell’indice Tankan del secondo trimestre. Si tratta del dato che mostra l’andamento dell'economia nipponica, sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, segmentando grandi, medie e piccole imprese. In realtà, però, l’attenzione degli analisti sarà tutta per i numeri del tasso di disoccupazione di maggio in Germania, Italia ed Europa. Ma tra i numeri interessanti spiccano anche quelli dei vari PMI manifatturieri (Purchasing Managers Index, ovvero l’indice, espresso in punti, dell'attività produttiva di un paese). Infatti nella giornata di oggi verranno resi noti quelli di giugno in Cina, Giappone, Europa, Usa. Per Washington sarà interessante anche dare uno sguardo all’ISM manifatturiero, sempre di giugno.
Martedì: occhio all’Europa
Agenda meno fitta nel secondo giorno della settimana. Martedì, infatti, ci sarà la pubblicazione dei numeri riguardanti i prezzi alla produzione in Europa e, soprattutto, le vendite al dettaglio in Germania. Tutti e due riguardanti il mese di maggio.
Mercoledì: ancora PMI
Altro giorno che vede in scena i numerosi Pmi di giugno. A cominciare da quelli, composito e dei servizi, dell’Europa per poi finire a quelli statunitensi. Nel frattempo, sempre sugli Usa, dati interessanti saranno anche quelli delle richieste sui sussidi di disoccupazione e sugli occupati ADP (settore privato) su giugno. Ordini all’industria, ISM non manifatturiero (entrambi di giugno) e scorte settimanali di petrolio, completeranno il quadro.
Giovedì: focus Europa
Snella l’agenda di giovedì: in pista ci saranno le vendite al dettaglio europee di maggio.
Venerdì: si chiude con la Germania
Berlino alzerà il velo sui dati di maggio per ordini all’industria e produzione industriale. Lo stesso dato, quest’ultimo, sarà pubblicato anche per la Spagna. Dagli Usa, invece, l’attesa è per il tasso di disoccupazione e la variazione degli occupati, ancora su giugno
Articolo a cura di Rossana Prezioso
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