Diversi i dati macro che questa settimana metteranno a nudo l’economia italiana. Dati che, per quanto riguarda l’economia tricolore, partono però solo da mercoledì. Infatti lunedì 25 non sembrano essere presenti in agenda appuntamenti di rilievo.
Martedì 26: clima fra i consumatori in Germania
Diversa la questione per martedì 26. I primi numeri saranno pubblicati alle 8 di mattina e riguarderanno il rapporto GfK tedesco, ovvero l’indice che misura il clima fra i consumatori in Germania. In realtà, però, i protagonisti della giornata saranno gli States con il settore immobiliare. In particolare si sapranno i dati di dicembre sui nuovi cantieri edili e i permessi edilizi, entrambi mese su mese. Sarà poi la volta dell’indice S&P Case-Shiller di dicembre (YoY), ovvero l’indice dei prezzi del mercato immobiliare residenziale unifamiliare a livello nazionale, in 20 aree metropolitane. Il dato precedente era di del 4,7% mentre le attese guardano a un 4,5%.
Mercoledì 26: Italia in primo piano
Come detto, mercoledì 27 sarà la volta dell’Italia. In primo piano saranno: fiducia dei consumatori (il dato precedente era di 114 punti), delle imprese (l’ultimo rilevamento era di 99,2 punti), entrambi di febbraio. A questo si aggiungano le cifre della Bilancia commerciale extra Ue di gennaio (4,28 miliardi il risultato della precedente rilevazione). Per quanto riguarda quest’ultima si tratta della differenza tra esportazioni e importazioni di beni e servizi con paesi terzi non appartenenti all’UE. Nella stessa giornata saranno rese note le stesse rilevazioni, ma a livello europeo. Per quanto riguarda gli Usa sarà la volta dei dati su ordini di beni durevoli, richieste mutui, vendite case in corso, tutti su febbraio. Il report dell scorte di petrolio, invece, sarà sull’ultima settimana conclusa. Per quanto riguarda il dato sugli ordini dell’industria il fronte è il mese di dicembre.
Giovedì: inflazione tricolore
Ma il dato più importante per l’italia arriverà giovedì e riguarderà l’inflazione di febbraio. L’indice dei Prezzi al Consumo registra la variazione del prezzo dei beni e dei servizi per il consumatore. E’ uno strumento essenziale per i cambiamenti nei trend di acquisto e, per l’appunto, l’andamento dell'inflazione. L’ultimo dato reso noto dall’Istat su gennaio conferma un rallentamento dell’inflazione già intravisto a fine 2018. Numeri alla mano il primo mese dell’anno ha visto un indice nazionale dei prezzi al consumo (lordo dei tabacchi) a +0,1% sul mese precedente e a +0,9% su base annua. Dall’altra parte dell’oceano si guarda alla pubblicazione, da parte del Dipartimento del Commercio, del Pil del quarto trimestre Usa che dopo un precedente risultato del 3,4% vede attese del 2,4%.
Venerdì: la disoccupazione nel Belpaese
La settimana si chiuderà con i numeri del tasso di disoccupazione che, per l’Italia, a gennaio è prevista al 10,3%. La stessa voce sarà pubblicata anche in Germania, a sua volta protagonista anche del rilevamento sui prezzi import di gennaio. Il dato sulla disoccupazione di gennaio sarà pubblicato lo stesso giorno anche a livello europeo (attese al 7,9%). Non solo, ma, sempre per l’eurozona, ci saranno i prezzi al consumo di febbraio (YoY), e i dati del PMI Manifatturiero di febbraio (49,2 il dato precedente), rilevazione che riguarderà anche il panorama statunitense. Ultimo report rilevante, quello dell’ISM manifatturiero a stelle e strisce, ovvero l’esame dello stato di salute del settore manifatturiero Usa.
Articolo a cura di Rossana Prezioso
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