Pfizer è un colosso nel settore farmaceutico mondiale che molti ricorderanno per il Viagra, ma l’azienda non è solo questo.
In effetti, parliamo dell’azienda leader nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di farmaci e ben altro ancora. Vedi per informazioni il sito aziendale (https://investors.pfizer.com/investors-overview/default.aspx). Una delle ultime notizie: il giorno 25 giugno, il Consiglio di amministrazione ha approvato un dividendo trimestrale di $0,38 per azione, con i tempi che corrono… , mentre il 28 luglio ci sarà la presentazione dei dati del 2° trimestre.
Dal punto di vista puramente tecnico e dal 2002, il titolo è più forte dell’indice Nyse Healthcare (vedi il riquadro in blu), mentre dal 2012 mostra un movimento tendenzialmente laterale nei confronti dell’indice Nyse Composite.
La storia borsistica del titolo è molto chiara.
In effetti, Pfizer ha beneficiato di un rialzo quasi esponenziale durante gli anni ’90 per poi fare i conti con una fase discendente durata qualche cosa come 9 anni. Successivamente, dal 2009, ha cavalcato l’onda positiva per l’azionario internazionale fino a realizzare, all’inizio del mese di dicembre 2018, il massimo relativo di 46.47$. Da allora è inserito in un canale ribassista caratterizzato da ben 4 massimi discendenti.
Lo scenario di breve/medio periodo non è dei migliori, ma visto che parliamo di un certo tipo di azienda, una flessione ci consentirà di aprire una posizione a un prezzo vantaggioso rispetto a quelli attuali.
L’area di supporto 29/27 potrebbe fare caso nostro in quanto ha dimostrato la sua efficacia dal 1999, come resistenza negli anni 2005/2007 e come supporto negli anni 2013/2016 e durante lo scorso mese di marzo (vedi il minimo relativo a 27.88).
In caso d’immediato rimbalzo, invece, il ritorno sopra 34 potrebbe precedere un rimbalzo di breve periodo, ma il vero test avverrà attorno ai 37 dollari circa.
L’area situata nelle immediate vicinanze di tale ultimo livello potrebbe costituire terreno fertile per la realizzazione di un quinto massimo discendente o dare inizio a una nuova correzione. Attenzione anche a un successivo rischio di pullback down a 40 circa; passaggio della trend line rialzista che ha sostenuto il rialzo iniziato nel 2009.
Abbiamo pertanto un titolo che è una certezza nel settore anche se è parzialmente in difficoltà sul mercato borsistico.
Una strategia potrebbe essere la seguente:
Tentare qualche intervento in area 29/27 o sopra 34 con obiettivi rispettivi 32.5/34.0 e 37, poi 40 e 43/44.
Attenzione dunque in corrispondenza di 37 e 40 rispettivamente per il rischio di realizzazione di un massimo discendente e di un pullback down, mentre il cedimento di 27 potrebbe aprire lo spazio a una correzione potenzialmente molto estesa.
A disposizione
Articolo a cura di Giovanni Maiani
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