Analisi Eurodollaro

Il discorso di Draghi di Giovedì scorso era atteso dai Mercati alla ricerca di una indicazione sulle prossime mosse di Politica Monetaria che avrebbero influenzato, assieme ad altri fattori, la tendenza del cambio EurUSD.

Le reazioni alle decisioni della BCE non si sono fatte attendere (con la perdita di 2 figure) e la debolezza della valuta è stata alimentata anche dalla piega che sta prendendo la “questione Catalana” (altro Market mover, assieme al rialzo di Dicembre da parte della Fed, la decisione sulle candidature alla sostituzione della Yellen, e all’avvio della discussione nel Parlamento USA sul taglio delle Tasse [ caposaldo della campagna elettorale di Trump] NB un taglio giudicato troppo  “morbido” –leggi ridotto e diluito nel tempo – non  eviterebbe una delusione delle aspettative ).

L’andamento dell’EurUSD è interessante anche per la correlazione che c’è fra indebolimento del Cambio e rafforzamento dell’azionario tedesco che beneficia per le esportazioni di un Euro meno forte, e i recenti rialzi dell’Indice Dax ne sono un esempio.

Sul grafico giornaliero è visibile la violazione del canale di tendenza dinamica rialzista  estivo, e la formazione di una figura Testa e Spalle la cui neck line si posiziona a 1,17 circa.
La violazione di questa base dovrebbe preludere ad una discesa pari almeno all’altezza della stessa figura, per un approdo in area 1,13 corrispondente al 50% di ritracciamento di tutto il canale rialzista e ai massimi di Giugno 2016.

A 1,15  c’è un altro livello di Fibonacci che potrebbe arginare la discesa dei corsi.
Solo il ritorno sopra  1,17 inficerebbe il Pattern ribassista. Non sarebbe però l’Euro a rafforzarsi, quanto piuttosto il Dollaro ad indebolirsi per gli ostacoli di cui è disseminato il percorso parlamentare e giudiziario di Trump impegnato anche sul fronte Russiagate.