A Wall Street la partecipazione è corale

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 05/07/2019 14:09

Piazza Affari nel frattempo eclissa i massimi di aprile e si porta ai valori più elevati da agosto dello scorso anno. In buona misura, questa notevole performance è il riflesso di un flusso di dati macro decisamente migliori delle aspettative.

Gli investitori americani si riaffacciano sul mercato con una piacevole sorpresa: oltre il 75% delle società quotate nello S&P500 si colloca sopra la propria media mobile a 200 giorni. Un dato che testimonia la partecipazione pressoché corale delle azioni al rialzo così ben fotografato dall’indice.
Certo, i maligni punteranno il dito sull’ultima circostanza in cui una simile statistica sia stata conseguita: gennaio 2018. Per chi non lo ricordasse, di lì a breve Wall Street sarebbe scesa rovinosamente, sebbene per una manciata di sedute e prima di tornare a correre. Ma il diavolo (o il Toro) si nasconde nei dettagli: intanto in quella circostanza la prima volta che l’asticella del 75% è stata superata risaliva al 1° dicembre precedente: quasi due lunghi mesi prima del top. In secondo luogo, in quel ciclo quella rilevazione fu la terza di una sequenza iniziata ad agosto 2016. Se riconosciamo che la ripartenza da quota 2750 punti costituisce l’avvio di un nuovo ciclo bullish, dopo quasi un anno e mezzo di salutare consolidamento; la lettura di mercoledì assume tutt’altra rilevanza.

Certo pause nel processo di crescita sono del tutto fisiologico e salutari. Abbiamo già discusso le implicazioni del Delta System per il mese corrente e per quello di agosto. La data segnalata dovrebbe inaugurare l’avvio di una fase laterale, relativamente poco incisiva, prima della ripartenza alla volta di nuovi massimi storici. Nel frattempo – poco più di una settimana – dovrebbe essere stato pubblicato l’aggiornamento di metà anno del 2019 Yearly Outlook, con i nuovi target per lo S&P500 una volta lasciataci alle spalle la mitica quota Tremila punti.

Piazza Affari nel frattempo eclissa i massimi di aprile e si porta ai valori più elevati da agosto dello scorso anno. L’indice All Share Italia, nella versione total return, si colloca ora ai massimi dal 23 maggio 2018, a non molta distanza dal picco di quattordici mesi fa da cui siamo rovinosamente caduti.
In buona misura, questa notevole performance è il riflesso di un flusso di dati macro decisamente migliori delle aspettative. Il CESI Italia è in risalita dall’inizio dell’anno, e si colloca in ampio territorio positivo: segnalando lo spiazzamento subito complessivamente dagli economisti. La figura mostra la correlazione esistente fra l’indice delle sorprese economiche e il tasso di crescita del FTSE MIB: finché le release macro batteranno le attese, il MIB continuerà a migliorarsi.


Gaetano Evangelista
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