IL PUNTO SULL’INDICE FTSE MIBChi segue da diverso tempo questa rubrica sa che ipotizzo uno scenario rialzista di medio periodo per il nostro indice. Inizialmente ho ipotizzato una gigantesca, e atipica, conformazione di continuazione (rialzista) chiamata broadening. Formazione che, pur sporcata, è ancora intatta nel grafico settimanale.
E tuttavia chi ben conosce l’analisi grafica sa che una broadening a volte si può trasformare in un diamante, riducendo la volatilità e comprimendo le sue oscillazioni.
In questa fase di calma apparente il rischio aumenta sia per i ribassisti che per i rialzisti ma non viene percepito da chi non è attento.
Ha senso inseguire i breakout del mercato, comperare quando strappa al rialzo e vendere quando strappa al ribasso? Dipende. In questa fase tecnica no, non ha senso, occorre avere un’idea di fondo, operare nell’ambito di uno scenario operativo ipotizzato e mantenersi fedeli allo stesso, almeno fino a una chiara evidenza contraria.
I breakout non sono per mercati come quello attuale, qui prospera lo swing trading, l’acquisto sui supporti e la vendita sulle resistenze. E’ questo il principale problema dell’analisi tecnica, è vero tutto e anche il suo contrario. La famosa contestualizzazione da imparare a padroneggiare, l’arte dell’attesa e della pianificazione.
Quello che un trader deve imparare a fare è sviluppare un punto sull’indice (o sullo strumento finanziario del caso) e ricercare mutamenti sull’ipotesi di partenza. In altri termini deve cercare elementi che mettano in dubbio il proprio scenario ipotizzato, non concentrandosi sulle sole conferme.
L’indice è a 22.500, una resistenza chiara a 24.000 e un supporto altrettanto chiaro a 21.000 punti. Ovviamente sul settimanale e su chiusura. Nel bel mezzo di un guado, cosa può fare un trader?
- Attendere
- Attendere il supporto per mettersi long o chiudere gli short
- Attendere la resistenza per mettersi short o chiudere i long
- Tirare la monetina e mettersi long o short
E non sono certamente le uniche possibilità, mi limito a 4 per non essere ridondante. Un trader deve agire o passerà tutto il suo tempo ad attendere, governato dalla paura. Ma agire significa saper anche attendere consapevolmente, questo è un chiaro esempio di come una cosa sia ugualmente vera e falsa. Occorre agire e occorre attendere, l’arte del trading passa da questi due punti. Azione e attesa.
E tutto si ripete.
E quindi? Quindi mantengo il mio protocollo operativo, la mia visione rialzista di medio, ben consapevole che storni, anche violenti, andranno gestiti, ma orienterò il mio portafoglio al rialzo, così facendo quando e se ci sarà la rottura dei 24.000 io sarò già posizionato. Alla faccia dei breakout, perché attendere e aspettare sono concetti ben diversi. Pochi trader ne colgono il significato e la portata operativa.
Ma se una cosa è chiara è che se si segue una strategia qualunque essa sia, ci saranno sempre molte più regole sul quando non operare che sul quando operare.
CERTIFICATI E DINTORNI
Ipotizzando quindi uno scenario di medio periodo rialzista, ma con dei supporti ben chiari, il prodotto ideale in questa fase di mercato è il Top Bonus o un Bonus Cap con barriera del 30% Non sono male nemmeno i cash collect worst of, magari a scadenza lunga e con barriera del 35% Ne sono stati emessi diversi con sottostanti anche esteri. Diamoci un’occhiata, ma prima un riepilogo sul funzionamento di questo certificato.
I Cash Collect Worst Of hanno il funzionamento dei Cash Collect classici. La differenza più grande è il fatto che le prime due cedole annue sono incondizionate. A scadenza, se tutti i sottostanti sono al di sopra del livello di barriera i Certificate pagano l’ultima cedola e rimborsano per intero il prezzo di emissione; in caso contrario non viene pagata l’ultima cedola ed il prezzo di emissione viene decurtato della performance peggiore di uno dei sottostanti.
Nuovi sottostanti Cash Collect:
- Enel-Telecom;
- Intesa-Fiat;
- Telecom-Intesa;
- Amazon-Tesla;
- Apple-Tesla
- e Twitter-Tesla.
Il primo giorno di quotazione è stato il 3 novembre, si tratta quindi di emissioni freschissime e da monitorare attentamente, sia per acquisti diretti che per acquisti in caso di storno del mercato date le barriere al 65% del prezzo, i rendimenti incondizionati vanno dal 7,7% all’12,5% annui, davvero interessanti data la barriera.
Mi interessa quello su ENI e TELECOM, lo trovate a questo LINK.
ENEL-TELECOM
Un Cash Collect Worst Of, questi i dettagli:
Codice ISIN: DE000HV4A3N8
Codice di negoziazione:
Prezzo emissione: 100
Scadenza: 16/11/2008
Cedola annuale: 7.7 (le prime 2 incondizionate)
Strike ENEL:4.1540
Strike TELECOM:1.1350
Barriera ENEL: 2.70
Barriera TELECOM:0.737750
Commento:Un cash collect interessante con un profilo di rischio atteso basso. Le prime due cedole annuali sono incondizionate, consentendo un rendimento del 15% circa, le barriere sono molto distanti. Enel è da circa 2 anni racchiusa tra 4,5 e 3,5 (barriera a 2,7) mentre Telecom è sui massimi di periodo. Molto interessante in ottica di diversificazione del portafoglio di certificati, non si vive di soli Bonus Cap dopotutto!
A questo LINK trovate gli altri cash collect mentre a questo LINK invece trovate i basket di 2 sottostanti. Un piccolo gioiellino su SAIPEM è questo Bonus Cap:
Cliccando sul codice ISIN verrete portati nel dettaglio, 31,8 punti percentuali dalla barriera e un rendimento su base annua del 19,93 a queste quotazioni. Decisamente la mia prima scelta per posizionarmi long sul titolo.
Per chi vuole esagerare, della serie NO PAIN NO GAIN, segnalo un Top Bonus che è a 2 punti dalla barriera. Ricordo che i top bonus hanno la particolarità di validare il livello di barriera solo a scadenza, in questo caso posta al 16-12-16.
Lo si compra a 86 con un rendimento atteso del 33% circa su base annua. A patto che il titolo rimanga sopra la barriera. In caso contrario ci si prenderà la performance negativa del titolo dal momento dell’acquisto. Davvero una bella scommessa in questo caso.
Per chi ha invece una visione ribassista, o per chi vuole ingabbiare una strategia tra due livelli, esiste uno strumento REVERSE che ha barriera a crescere. E’ il caso di questo reverse bonus cap:
24 punti percentuali dalla barriera, rendimento atteso del 20% circa e, in caso di tocco della barriera, struttura reverse pura. Scende il titolo sale il certificato. Da seguire senz’altro.
L’ANGOLO ZEN
Pagina Tradepedia Zen su Facebook: https://www.facebook.com/Lo-Zen-e-la-Via-del-Trader-Samurai-1507943786185653/?ref=hl
Angolo Zen, parabola Zen:
Un vicino trovò Nasruddin in ginocchio intento a cercare qualcosa. “Cosa stai cercando Mullah?”. “La mia chiave. L’ho persa”.E i due uomini s’inginocchiarono insieme per cercare la chiave perduta. Dopo un po’ il vicino disse: “Dove l’hai persa ?”. “A casa”. “Santo cielo! Ma allora perchè la cerchi qui?”. “Perchè qui c’è più luce”. (tratto da “101 storie zen”, Adelphi editore)
Commento:
Molte attinenze con il mondo del trading. Spiegarla sarebbe troppo. Non dire nulla sarebbe troppo poco.
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