La maggior parte del tempo dedicato allo "studio" viene investita, da un aspirante trader generico, nello sviluppo di tecniche e tattiche di trading.
Ogni indirizzamento verso la storia finanziaria, il concetto di rischio rovina, il money management e la prudenza, quasi come se fosse una molesta voce del grillo parlante, viene ignorato sistematicamente. L'attesa viene svilita dal suo vero significato strategico e la preferenza per prodotti a leva finanziaria ridotta o inesistente viene, troppo spesso, scambiata con insicurezza dovuta a inesperienza.
Il tempo, che generalmente è galantuomo, ciclicamente ricorda ai traders che le strategie e le tattiche sono da valutare separatamente, rispetto al denaro che generano. Si deve considerare il rischio che si corre per conseguire un profitto e, alla fine, l'abilità di un trader si concentra nel saper evitare le insidie perchè è nell'attesa che risiede l'occasione.
Il 15 gennaio 2015 verrà ricordato come l'11 settembre del forex. Vale la pena indagarne il motivo. Ma prima voglio descrivervi e definirvi lo "slippage", vera bestia nera che ha bruciato i conti di moltissimi traders, di qualche broker e di qualche hedge fund come, ad esempio Everest Capital, vittima illustre del super franco . ___________________
Lo “slippage” è la differenza che si registra tra il prezzo di mercato, all’immissione dell’ordine, e quello effettivo di esecuzione. Rappresenta un importante “costo invisibile” del trading e può, ad esempio, portare in perdita strategie operative che sulla carta sono profittevoli. Lo slippage si verifica continuamente nell'attività di un Trader, a volte la variazione di prezzo è negativa e comporta una perdita, altre volte positiva e comporta un profitto. E' proprio il mutare continuo dei prezzi a rendere possibile lo slippage che può verificarsi per repentini mutamenti nel Book, ritardo nell’immissione dell’ordine o nella gestione dal parte del broker.
Eliminare lo slippage da qualsiasi strategia operativa è virtualmente impossibile, maggiori sono gli eseguiti, in particolare nel trading strettamente intraday, e maggiore sarà l'impatto dello slippage sul risultato finale.
Le cause di slippage sono molteplici, principalmente avviene per:
- Latenza;
- Liquidità;
- Manipolazioni;
- Volatilità;
Vediamo nel dettaglio ogni singola causa.
Latenza
Il tempo di latenza è la differenza che intercorre tra quando arriva un input in un sistema e quando arriva l'output. In altri termini è la velocità di risposta di un sistema. Nel trading è un elemento di primaria importanza, un intermediario ci presenta i prezzi del mercato finanziario scelto e ci permette di "andare a mercato" inserendo un ordine che verrà trasmesso nel mercato scelto.
Se il tempo di latenza tra l'immissione dell'ordine e la sua disponibilità a mercato è elevato ci potrà essere un disallineamentro tra il prezzo inserito e quello effettivo a mercato. Non è quindi un caso che molti broker cerchino di ridurre al massimo il punto di latenza, al punto da posizionare i server quanto più vicino ai mercati di riferimento. Anche i millisecondi possono fare la differenza a volte.
La latenza può essere causata da diversi fattori, oltre all'inefficienza del broker potrebbe essere causato da una lenta connessione a internet.
Liquidità
La mancanza di liquidità può impedire l'esecuzione di ordini nel mercato, in particolare se le quantità sono elevate e il sottostante non è molto trattato. Ma può presentarsi anche il caso di una "liquidità improvvisamente rarefatta", a causa dell'imminenza del rilascio di dati sensibili o di problemi tecnici.
Manipolazioni
Un mercato OTC può prestare il fianco a manipolazioni più o meno legali da parte del broker o di traders. Ordini ritardati deliberatamente e book che si svuotano improvvisamente sono i casi più diffusi di manipolazione delle quotazioni. La scelta di un broker serio, e in regola con le autorizzazioni, elimina il problema delle manipolazioni ma non quello dello slippage.
Volatilità
L'alta volatilità è la causa principale dello slippage. Quando i prezzi si muovono velocemente, anche una piccola frazione di secondo, può fare la differenza tra il prezzo inserito nella piattaforma e il prezzo che è a mercato nel momento di ricezione dell'ordine. Questo avviene, in particolare, quando ci sono news capaci di generare bruschi movimenti di prezzo.
Un esempio di slippage rovinoso
Uno degli slippage più rovinoso di tutti i tempi si è avuto il 15 gennaio 2015. Fino ad allora il tasso di cambio del franco svizzero nei confronti dell'euro era limitato a 1,20 dal settembre 2011. Il fine era quello di proteggere l'economia svizzera dalla crisi dei debiti sovrani dell'Eurozona e difendere i gruppi esportatori da un indesiderato rafforzamento della valuta, proprio per questo la Banca Centrale svizzera, aveva deciso di difendere il cambio €/CHF.
La banca si impegnava quindi a vendere franchi svizzeri e comprare euro per mantenere il cambio almeno a 1,2 contro euro.
Il presidente della BNS, il 5 gennaio, l'aveva ribadito:
SVIZZERA | ECONOMIA - 5 GEN 2015 23:05 "La soglia di 1,20 è irrinunciabile" Il presidente della BNS Thomas Jordan interviene sul tasso di cambio franco-euro
ZURIGO - La soglia minima di 1,20 franchi per un euro, in vigore da oltre tre anni, rimane irrinunciabile. È quanto ha dichiarato questa sera in un'intervista alla tv svizzero tedesca SRF il presidente della Banca nazionale svizzera (BNS), Thomas Jordan. "Il corso minimo è assolutamente centrale così come è adeguato sostenere eque condizioni monetarie per la Svizzera". "I rischi deflazionistici sono nettamente aumentati. Un apprezzamento del franco potrebbe inevitabilmente accentuare l'inflazione negativa o addirittura condurre a una deflazione", ha sottolineato Jordan.
La BNS potrebbe continuare a comprare illimitatamente valute per difendere la soglia minima franco-euro, ha aggiunto. L'annuncio fatto a metà dicembre di un tasso d'interesse negativo sui conti giro delle banche commerciali presso la Banca nazionale dovrebbe aiutare in tal senso. Oggi sui mercati finanziari l'euro era scambiato a 1,2015 franchi.
FONTE: http://www.cdt.ch/svizzera/economia/122507/la-soglia-di-120-e-irrinunciabile.html
Molti investitori, ignari del fatto che i mercati sono fatti per sorprendere, consideravano 1,20 una quota perfetta per prendere posizioni sul cambio EUR/CHF, convinti che la soglia sarebbe stata mantenuta, proprio come avveniva da ben 3 anni.
Il 15 di gennaio, verso le 9:40, il Presidente SNB, Thomas Jordan, sorprende i mercati mondiali decidendo di togliere il limite imposto da oltre tre anni al tasso di cambio del franco svizzero nei confronti dell'euro e tagliando ancora il tasso sui depositi in territorio negativo (da -0,25% a -0,75%). La reazione sui mercati valutari del Forex è immediata, con il rapporto di cambio €/CHF che scivola del 16% a 1/1 dopo aver toccato punte al ribasso del -30% a 0,87. Ora, con la fine del tasso minimo di cambio, la SNB può liberarsi di riserve in euro e tornare ad acquistare franchi svizzeri. Per molti trader è un disastro, gli stop loss saltano senza che ci sia una controparte, ovunque si leggono storie del genere:
Il cross sulla valuta svizzera ha subito un tracollo devastante, io ero ovviamente long son stop loss fisso di qualche pips e il broker mi ha liquidato al primo prezzo utile ossia con una enorme distanza dal mio stop loss. Ritrovarsi sul conto un saldo per giunta negativo e tutte le altre posizioni liquidate non è per nulla piacevole. [...]
Ma anche i broker accusano il colpo con perdite, in alcuni casi, di centinaia di milioni di euro. Uno slippage devastante, inatteso e reso esplosivo proprio dall'enorme leva finanziaria che molti broker rendono disponibile alla loro clientela.
La bufera investe anche i broker, scattano i default. Il 16 gennaio 2015 il broker sui cambi Alpari Uk dichiara, per primo, lo stato di insolvenza motivandola con «l'eccezionale volatilità e l'estrema mancanza di liquidità» provocata dalla mossa a sorpresa decisa giovedì dalla Banca centrale svizzera che ha sganciato il franco svizzero dal tetto di 1,20 con l'euro. La tempesta finanziaria che ha scatenato sul mercato ha causato ingenti perdite alla maggioranza dei clienti del broker, perdite «cha hanno superato i rispettivi accrediti». [...] «Quando un cliente non può coprire la sua perdita la trasmette a noi».
Altri operatori si troveranno in grandi difficoltà, costretti a ricapitalizzarsi o a chiudere i battenti. La leva finanziaria messa a disposizione dei clienti ha contribuito, in modo decisivo, a rendere le perdite insostenibili.
Ma perchè molti traders si sono bruciati? Per il solito motivo: i pasti (supposti) gratis.
Le analisi che si leggevano prima del crollo erano di questo tenore:
Remember the Swiss National bank is committed to defending the currency at 1.20 with "determination".
It may possible they are actively intervening at this point.
1.20 is the floor so buying now offer a great risk/reward opportunity. Unlikely to come again for a while.
On the technical side, each lower platau of the 20 day MA is met with a higher and price spike afterwards.
The probability of profiting is such a shoe-in that your broker does not want you to buy in. That's why the overnight premium is unfairly high and the spread is high too.
Fonte:
https://www.tradingview.com/v/j6jR95U7/