Si può vivere di trading? E, soprattutto, lo si può fare partendo da cifre piccole?

Stefano Fanton Stefano Fanton - 18/03/2016 10:35

Si può vivere di trading? E, soprattutto, lo si può fare partendo da cifre piccole? Queste due domande sono semplici da porre, la risposta tuttavia merita un approfondimento. Indubbiamente il trading esercita un fascino considerevole per chi lo vive dall’esterno, da potenziale trader. Dove trovare infatti un’attività dai rendimenti potenziali illimitati, senza capi, senza tempi prefissati da dover tassativamente rispettare. Da fare in ufficio, a casa, o dalla spiaggia mentre si sorseggia un drink.

La fantasia è il limite. E la fantasia non ha limiti.

Tecniche operative praticamente infinite, indicatori capaci di “indicare” la via corretta, oscillatori in grado di evidenziare le zone di swing, misurazione del tempo, dei cicli, degli obiettivi, gestione delle perdite, delle size, scelta del sottostante in funzione della fase di mercato e via discorrendo.

E un mondo fantastico. Pure troppo fantastico.

E se c’è una cosa che si dovrebbe imparare in fretta è che se una cosa è troppo bella per essere vera, semplicemente spesso, molto spesso, non è vera. Tutte cose vere, e tuttavia una delle difficoltà più insidiose del trading è che ogni affermazione non è mai assolutamente vera o assolutamente falsa. Qualsiasi cosa può essere vera, come può essere vero il suo contrario mutando leggermente le condizioni di indagine. Pensate agli stop loss ad esempio, pare sia uno di quegli argomenti “dogmatici”, intoccabili. Gli stop loss sono fondamentali, senza ci si rovina.

E’ vera questa affermazione? O sono gli stop loss a rovinare i conti più di quanto non li preservino?  Mi rendo conto che per un trader che inizia è una questione secondaria, che quasi non merita indagine. Vuole andare subito al nocciolo della questione, avere certezze, risposte, direzioni da seguire.

E quindi, si può vivere di trading partendo da cifre piccole?

La risposta non può che essere equivoca: dipende. Se sei bravo si, se devi imparare, no. Certamente no. E qui è nata l’idea di un esperimento con denaro reale in condizioni assolutamente limitative. Ho attivato un conto con Directa con queste condizioni di partenza, in parte del broker, in parte autoimposte:

Capitale di partenza: 3800 €
Commissioni: 4€
Strumenti finanziari: MiniFTSE – certificati a leva – mini futures
Margine dell’intermediario: 10,5%
Leva effettivamente utilizzata: 4
Capital gain: 26%
 
L’esperimento ha prodotto un profitto di 1706,44 euro dal 9 febbraio al 29, come si può vedere dall’immagine seguente.
  

 
Una sola giornata in perdita, il 22 febbraio, da -78 euro.
Il dettaglio del test, e la mia intervista in merito, sono disponibili a questo LINK.
Il mese seguente, aggiornato al momento in cui scrivo, vede il profitto accelerare. L'immagine seguente dettaglia le singole giornate e il totale del mese.
 
 

Anche in questo caso ci sono delle giornate in perdita, il 4 marzo (-100,50) e il 14 marzo (-193). In entrambi i casi, una volta accusata la perdita che derivava da overnight andati male, non ho più operato nella singola giornata. Il principio è che raddrizzare un trade espone a rischi di “Egotite” che possono far danni. Meglio incassare la perdita e passare oltre.

Oltre alle giornate in perdita, spicca la giornata del 10 marzo con una performance di 886,52 euro. E’ interessante guardare il dettaglio delle operazioni.


 
Come si può notare la performance è composta da ben 14 eseguiti sul minifib, tutti con piccoli profitti, eccezion fatta per un paio di trade che spiccavano. Tutto in intraday. La giornata in questione ha massacrato molti traders non esperti perché è stata molto volatile.
In ogni caso questo esperimento con denaro reale dimostra 2 cose:
  1. E’ possibile fare delle performance pseudo costanti
  2. E’ possibile farle anche con piccoli capitali.
Questo test  continuerà fino all’evento Unicredit di Verona del 15 marzo 2016 “Vivere di Trading, i trader si raccontano” , iscrizioni al seguente LINK.
Sarà una giornata molto interessante dove emergeranno molti spunti di riflessione. Per il mio esperimento ho utilizzato:
Broker: Directa SIM
Software: Visual Trader
Settaggi: grafico candlestick a 1 minuto, 5 minuti, 1 ora, giornaliero e settimanale. Book e Ticker.
Per curiosità quello che segue è il mio desk, sempre quello. Uno standard.


 
La prossima volta che un detrattore dell’analisi tecnica o del trading, di solito un teorico che ha fallito nella sua prova, vi dirà che è impossibile guadagnare soldi con il trading se non si è ben capitalizzati, rispondete senza esitare: SE NON LO SAI FARE, NON DIRE CHE NON SI PUO’ FARE. E, se lo avete gradito, segnalategli i riferimenti a questo test.
 
 IL PUNTO SUL FTSE MIB
Chi era davanti ai terminali il 10 marzo e nei giorni seguenti ha potuto farsi un’idea precisa della bontà delle resistenze. 19.000 sul futures. E l’indice non è da meno, non riuscendo mai a chiudere sopra quel livello.

Sono state giornate interessanti dal punto di vista dell’intraday, ma anche per il multiday sono stati punti da prese di beneficio. Ora è cambiato il contratto future, si trada la scadenza di giugno e si riparte, nel momento in cui scrivo, da 18035 punti. Evidentemente la resistenza grafica di 19.000 è solo grafica per questa nuova scadenza, non corrisponderà ai livelli grafici del precedente contratto, e tuttavia la parte di rimbalzo può dirsi ultimata. Ora è importante capire 2 cose:
  1. La forza del mercato
  2. La direzione attesa
Questi due elementi si devono combinare tra loro per permettere al trader di costruire i propri scenari operativi. Cosa controllare con attenzione quindi?

Per valutare la forza del mercato occorre osservare come vengono spazzati via i livelli intermedi, lo si può fare con l’osservazione di book e ticker. Ma non solo, è altrettanto importante valutare la forza della singola giornata, la posizione della chiusura, i tempi di recupero, la forza nella chiusura di gap e lap. Ci si deve fare un’idea del tempo di recupero di uno storno intraday e della sua forza.

Questo perchè va compreso se un mercato sale perché è comprato o perché non è venduto. Finezze, ma fanno la differenza.
Allungando il time frame poi possiamo ipotizzare la direzione attesa, il grafico a 1 ora, a 1 giorno e a 1 settimana sono rilevatori di forza, debolezza e del loro rapporto.

Infine ricordiamo 19.000 come livello chiave, lo si sfrutterà intraday ma si monitorerà anche una chiusura sopra dello stesso e la sua qualità nella chiusura. Un vero e proprio spartiacque di breve-medio che potrebbe trasformare (come ipotizzo e credo) il rimbalzo in un nuovo impulso rialzista.

Ben venga quindi uno storno, a patto che venga riassorbito velocemente, il tempo è una variabile fondamentale.
E, visto che cito il tempo, vi segnalo nuovamente uno strumento per cavalcare il rialzo dell’indice, lo trovate a questo LINK.

E’ sempre lui, il Top Bonus sull’indice FtseMib con barriera a 19627 che or quota 84. Dista solo 5 punti dalla barriera e ha un rendimento potenziale di oltre il 30%. Per chi ha una view rialzista è molto interessante, in particolare se nei prossimi giorni dovesse esserci uno storno.

A questo LINK trovate invece una diversa emissione sempre sull’indice FTSE MIB, qui il rendimento annuo attesa è modesto, il 4,27 su base annua e il 7,57 a scadenza. Quota 105, scade il 15-12-17 e ha una barriera a 11934. Cosa volere di più? Ah, già, è pure un TOP BONUS. Ottimo davvero.

Per chi vuole ingabbiare il rischio in un “corridoio” si potrebbe accoppiare con un REVERSE BONUS CAP, ne trovate uno interessante a questo LINK. Quota 104, rendimento atteso del 2,32 annuo, 6,53 totale, scadenza il 21 dicembre 2018 e barriera a 25210. Qui però il rendimento è molto basso e varrebbe la pena prenderlo in considerazione in caso di accelerazione rialzista (che en farebbe scendere il prezzo).

Impostata la strategia sull’indice non resta che attendere pressioni al rialzo e al ribasso per posizionarsi correttamente.  

L’ANGOLO ZEN
Pagina Tradepedia Zen su Facebook: https://www.facebook.com/Lo-Zen-e-la-Via-del-Trader-Samurai-1507943786185653/?ref=hl
 
Vi propongo una riflessione essenziale sul trading. La concentrazione è una virtù imprescindibile.
 
Disegna bambù per dieci anni,
diventa un bambù,
poi dimentica tutto dei bambù quando stai disegnando.
(Georges Duthuit)

Commento:
Comprendere, diventare. E poi trasformare. I tre passaggi dell’apprendimento.

Vi confermo che LO ZEN E LA VIA DEL TRADER SAMURAI è disponibile in formato cartaceo. Se volete chiederne una copia inviate una mail a traderpedia@gmail.com potrete averlo al prezzo di 21 euro, con spese di spedizione gratuite.
 
VARIE
1) Il gruppo FB che amministro, Traderpedia - Gruppo di discussione sul trading è stato creato per discutere di analisi tecnica e di questa rubrica. Iscrivetevi se volete aggiornamenti della rubrica in real time o se semplicemente volete discutere di analisi tecnica, siamo già 4.517 https://www.facebook.com/groups/traderpedia/
 
Potete contattarmi alla mail: stefano.fanton@traderpedia.it o scrivendomi sul mio profilo facebook.

2) Mi ha scritto qualche trader chiedendomi il mio libro Lo Zen e la Via del Trader Samurai in edizione cartacea. La versione e-book è disponibile su Amazon. Visualizzabile anche su pc. http://www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&field-author=Stefano%20Fanton&search-alias=digital-text
La versione cartacea è finalmente disponibile.

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