Quando, come, dove?

Stefano Fanton Stefano Fanton - 10/01/2017 13:36

Quando, come, dove?  Queste sono solo alcune delle continue domande che ogni trader si pone, consapevolmente o inconsapevolmente.
- Quando finirà il movimento in atto?
- Come identificare le possibili svolte?
- Dove cercare i punti di ingresso e uscita dalle posizioni? 

Ovviamente le domande in questione sono solo alcune tra tutte quelle possibili, e per certi versi, auspicabili. Già, auspicabili perché non vi è quasi nulla di peggio che il mantenimento della posizione per inedia, rassegnazione, incapacità di cogliere e sfruttare i mutamenti.
 
Il cambiamento di prospettiva e la capacità di cambiare velocemente idea, e con essa i protocolli operativi, è una attitudine alla quale ogni trader deve imparare a convivere, dopo mesi di lateralità esasperata ma ben definita, dove lo scalping ha imperversato consentendo stili di trading efficaci e veloci.
 
Cosa c’è di meglio di una macro congestione non direzionale, di una volatilità senza direzionalità per un trading veloce in ambiente swing? Beh, c’è un trend direzionale ad alta volatilità dove, ovviamente, si deve essere posizionati nel lato della forza, per parafrasare un noto film che non ha bisogno di citazioni dirette.
 
Ora lasciamo stare il movimento da 16150 a 19.000, cifra rotonda e resistenza evidente tagliata come il burro. Concentriamoci su quello che è accaduto dopo.
 
Il superamento di 19.000 ha alimentato il successivo impulso rialzista che però va indagato con grande attenzione. Qui il movimento ha perso volatilità, le candele si sono ridotte di ampiezza, spesso in contrapposizione tra loro, capaci di portare i prezzi fino a 19.400. Poi, finalmente, la ripresa della volatilità con una sessione da +1,73% e un nuovo massimo relativo a 19579. Trend in ripresa e nuovo impulso rialzista, prezzi proiettati verso 20.000 e oltre. Ma c’è un però. Un però che ogni trader con sufficiente pelo nello stomaco conosce bene.
 
Però, dopo l’inizio del nuovo impulso, perfettamente preceduto da una fase di congestione, la volatilità è venuta a mancare. E pure la direzionalità.
+0,04%, +0,27%, +0,08%, +0,23%.
 
Cosa leggete in questi numeri? Forza? Debolezza? Direi una debole forza. E questo dopo la rottura di un livello importante come 19.000 è un sintomo di debolezza.
 
La sessione seguente si chiude a -1,66%, in un sol colpo viene si ritorna ai livelli della congestione ma, soprattutto, si assiste al più grande ribasso di tutto il movimento finora creato.
 
Bene, una nuova base tecnica, nuovi punti di swing per futuri trade. Una chiusura sopra 19.750, questo serve ora, e a breve, con il tempo che si riprende il suo ruolo centrale. 19.000 ora è un semplice supporto, poco importante considerando con quanta facilità ha lasciato sfuggire le quotazioni.
 
E’ il momento quindi di pianificare qualche scenario atteso. Il trend ribassista è stato prima interrotto e poi sostituito da un nuovo e giovane trend rialzista. Questo movimento, virulento senza dubbio, come pure senza alcun ritracciamento intermedio di breve, può esporre i prezzi a robusti ritracciamenti come pure a un nuovo impulso rialzista. Il trend che si è costruito è rialzista e quindi lo scenario operativo deve partire da alcune premesse e considerazioni:

 
  1. Ogni strategia long deve essere libera di sopportare un ritracciamento anche importante;
  2. Le posizioni short andranno impostate come “tattiche” e non come “strategiche”;
  3. Ogni nuovo certificato che dovesse essere inserito in portafoglio deve quindi tenere conto di queste premesse.
 
Il prodotto perfetto attualmente è quindi un top bonus con barriera vicina ai prezzi attuali, e comunque non troppo distante da consumare quasi tutto il bonus in sicurezza attesa. Va da sé che la durata del prodotto va scelta di conseguenza e dev’essere sufficientemente estesa.
 
Un BONUS CAP con una barriera inferiore ai 10 punti percentuali è assolutamente inadeguato in questa fase di mercato perché espone al concreto pericolo che un rapido storno faccia saltare la barriera senza che il trend di fondo venga interrotto.
 
Vero è che una volta perso il bonus il prodotto si tramuta in un replicante, ma vero anche che se il tempo a disposizione del prodotto è ancora molto la distruzione di prezzo sarà importante.
 
La scelta perfetta è quindi un Top Bonus con barriera di pochi punti percentuali e 1 anno di vita. Così facendo se il mercato dovesse riprendere la salita dopo questa fase di storno si gestirà il profitto. Se il mercato invece dovesse stornare si gestirà la perdita dal lato emotivo, mantenendo il trade ipotizzato in ripresa dopo lo storno.
 
Ma senza l’assillo della barriera che può essere distrutta. E’ il bello dei top bonus.
 
Purtroppo fino a quando non ci saranno nuove emissioni la selezione di prodotti con queste caratteristiche è ardua. Proviamo a vedere se qualcosa può fare al caso nostro…
 
No, decisamente no. Non nel nostro indice almeno. Però vediamo qualche alternativa possibile.
 
Vado alla ricerca di un REVERSE BONUS CAP ma l’unico disponibile con ISIN DE000HV4A421 batte solo il denaro e non la lettera. Peccato, passo ai Top Bonus e non posso non segnalare ancora DE000HV4BQR5 che ha barriera a 16207,1 e bonus a 120,05. Quota 112,35 e ha quindi un rendimento potenziale di circa l’8% a fronte di una barriera del 16% circa. E’ una scelta ottima in caso di storno, più rischiosa da prendere prima ma ugualmente interessante.
 
Mi piacerebbe acquistarlo ancora con i prezzi 4-5 punti percentuali sotto le quotazioni attuali, in piena fase storno che ancora non si è ben manifestato. Interessante anche adesso comunque.
 
Altri Top Bonus interessanti? Beh, c’è DE000HV4A934 che ha una scadenza temporale identica al precedente, il 15-12-17 ma barriera (di tipo top lo ricordo) a un valore incredibilmente basso, 11.934,84, livello che consente alle quotazioni attuali un bonus potenziale di poco superiore al 3%. Pochino. Se però il mercato dovesse crollare diventerà una scelta ottima.
 
E come bonus cap? Nulla di interessante?
 
Poche scelte interessanti in effetti. Non mi è sfuggito però DE000HV4A9U0 che quota 119, ha un bonus a 124 e scadenza al 15-12-17. La barriera? A 11.934,84, 38,45 punti percentuali di distanza per un rendimento di quasi il 5%.
 
Un certificato da “vecchio avaro” che in caso di storno diventerà una scelta interessante. Ma un 5% non si butta via nemmeno adesso con una barriera così distante.
 
Qualcosa di meglio? Si, e che rende anche meno. Il 3% circa, ma con scadenza al 5 maggio 2017. E’ DE000HV8A9G5, barriera a 14.065,974 (27,45%). Qui il tempo è ridotto, su base annua è quasi un 10%.
 
Bene, questa disamina dei prodotti sull’indice FTSE MIB è completa e verrà aggiornata in caso di emissione di nuovi prodotti. Nei prossimi numeri della rubrica analizzerò i singoli titoli, ma è sempre dall’indice di riferimento che si deve iniziare.
 
  
 VARIE
1) Il gruppo FB che amministro, Traderpedia - Gruppo di discussione sul trading è stato creato per discutere di analisi tecnica e di questa rubrica. Iscrivetevi se volete aggiornamenti della rubrica in real time o se semplicemente volete discutere di analisi tecnica, siamo già 6.429 https://www.facebook.com/groups/traderpedia/

2) E’ stato anche creato un nuovo gruppo dedicato alle iniziative di formazione di Traderpedia, il gruppo si chiama “Traderpedia Formazione” ed è raggiungibile a questo link: https://www.facebook.com/groups/1612976029008523/

Il 2017 si apre con un’inattesa novità dopo aver diffuso per anni conoscenza nel mondo del trading online: la formazione a pagamento.
 D’altronde la richiesta giungeva da tempo e da più parti, era sentito il bisogno di un percorso di formazione che non presenti tecniche per arricchirsi in borsa, magari facilmente e senza rischi, ma che consenta a chi si trova immerso nell’oceano di informazioni, tecniche, sistemi e approcci, di fare chiarezza su alcuni punti fermi. Di stabilire una direzione, di poter partire con un autoapprendimento che permetta di crescere e migliorare. Già, autoapprendimento, perché un buon corso può indicare una direzione, aiutare ad evitare insidie, accorciare i tempi, ma il lavoro, quello grosso e faticoso, è prerogativa del singolo. Un buon insegnante può permettere di leggere la musica, ma la maestria nel suonarla la si ottiene in un solo modo: suonando. E, ovviamente, avendo anche una certa dose di talento.

Ecco quindi i primi due corsi del nostro ideale percorso, il primo dal titolo “SOLIDE BASI PER UN LUNGO E SOLITARIO VIAGGIO”, il secondo dal titolo “DALLA TEORIA ALLA PRATICA”. La descrizione dettagliata è demandata al gruppo TRADERPEDIA FORMAZIONE, qui basti sapere che il primo dura 2 giornate in aula mentre il secondo dura 1 giornata a mercati aperti, con un massimo di 6 persone alla volta.

Sono corsi molto diversi tra loro, ovviamente il mercato aperto ha un suo fascino particolare, ma è ovvio che senza buone basi non può esserci nulla di duraturo.
 Nei prossimi mesi svilupperemo un corso sui Trading System, sempre a gruppi di 6 con un programmatore che trasformerà le vostre idee in codice e un corso avanzato con Enrico Stucchi.

Quattro corsi molto diversi tra loro con ambizioni diverse e una certezza in comune: non vi lasceremo soli. Dopo i primi corsi infatti creeremo una sorta di “club” che si chiamerà TRADERPEDIA CLUB e che permetterà di partecipare a incontri di approfondimento fisici in aula e a un gruppo FB segreto dove discutere con i relatori di dubbi su quanto appreso.

La partecipazione al TRADERPEDIA CLUB sarà consentita solo ai corsisti, sarà un modo per restare “istituzionalmente” in continuo contatto. Le convention del TRADERPEDIA CLUB saranno gratuite per i soci del club e saranno almeno 2 nel corso del 2017.

Per informazioni scrivete a: traderpedia@gmail.com


 
 
 
 

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