[continua dal precedente numero]
Conoscere l’analisi tecnica e desiderare applicarla quanto prima sono due desideri che spesso convivono nella mente di ogni aspirante trader. Da un lato è alla ricerca di sistemi complessi, poco conosciuti (e quindi per lui validi) e dall’altro considera quasi sprecato il tempo impiegato a simulare, ad addestrare la propria mente e le proprie reazioni al mutamento.
Mutamento che peraltro è l’essenza di ogni mercato, è esso stesso l’ossatura del trading professionale, fatto di attesa paziente e di mutevoli opinioni. Spesso si confonde la reticenza di un analista tecnico con impreparazione, tuttavia è senza dubbio più preparato chi non dimostra sicurezza palesando target a caso. Mr. Ovbious docet.
Nel trading, per molti trader, possedere dei soldi equivale a bramarne l’utilizzo, a “giocarli”. Conoscono qualche tecnica di trading e inseguono i profitti ignorando le perdite. Trasformano i segnali dei loro sistemi in azioni, comperano e a volte guadagnano, altre volte perdono. Cominciano a dubitare della bontà della loro tecnica che non funziona sempre allo stesso modo e, invece di porsi dei dubbi, cambiano semplicemente tecnica o mercato.
Quando uno di questi trader ha finito di studiare a provare tutte le tecniche, il che richiede un lasso di tempo considerevole, diventa critico, acido e liquida il tutto con l’abusata frase:
“l’Analisi Tecnica non funziona.”
Come a voler lasciar intendere che non è lui ad aver fallito, la colpa è dell’analisi tecnica, dei mercati che non sono più quelli di un tempo o dei software automatici ad alta frequenza che falsano il mercato. Tutto è manipolato, falsato, tutto è una trappola dei trader istituzionali. La colpa non è mai sua.
E dire che basterebbe osservare solamente i numeri uccidendo le opinioni e smettendo di alimentare l’Ego! Certamente i mercati non sono così trasparenti come si vorrebbe ma è tutto inglobato nei numeri. Lo è sempre per inciso!
Il problema nasce proprio quando si studiano le diverse tecniche di trading, con esempi ben calibrati e spiegazioni chiare e immediate si viene portati a credere alla relazione tra segnale e guadagno, una relazione che non deve tradire mai.
La questione è diversa, ogni tecnica che generi un segnale lo fa in una situazione unica, diversa, seppur di poco, ogni volta. Si deve ragionare in termini probabilistici anche nella valutazione di un segnale operativo.
Nel gioco del poker vige una regola chiamata 40/70, una regola che i professionisti ben conoscono e applicano. La sostanza è semplice, si deve agire quando siamo in possesso di informazioni tali da ritenere di essere nel giusto in una percentuale compresa tra il 40 e il 70%.
Non è saggio prendere una posizione con un 10% di convinzione e aspettare di essere completamente convinti è spesso troppo tardi per realizzare delle buone performance.
Infatti, se aspettate a muovervi fino al punto di avere l’assoluta certezza della bontà di un movimento ne avrete già perso una fetta consistente e se poi chiuderete la posizione quando sarete sicuri al 100% che la tendenza sia finita perderete sicuramente un sacco di soldi. Comprerete e venderete troppo tardi.
Bisogna trovare un compromesso tra la sicurezza e la velocità nel prendere posizione, in effetti lo speculatore compra le voci e vende le notizie. Questo approccio porterà inevitabilmente delle perdite ma di entità ridotta, ci si potrà facilmente permettere di cambiare idea di fronte a un movimento imprevisto.
Ricordate che ci sono sempre due letture del mercato presenti allo stesso tempo, quando si compie uno scambio c’è un acquisto e una vendita. Due letture del mercato in perfetta antitesi. Chi ha ragione?
Non lo possiamo sapere nel momento in cui si compie lo scambio ma quello che è certo è che il mercato non si può prevedere. La mancanza di questa consapevolezza è il seme del più grande degli imprevisti. Quello nemmeno immaginato!
Soltanto un trader d’azzardo vive di assoluti. Un trader professionista non li contempla mai in nessun protocollo operativo. Tutto quello che può essere immaginato può succedere e la legge del 40 e 70 lo ricorda bene.
«Il trading
è il modo più duro
per fare una vita facile.»
(Stefano Fanton)
D’altronde, se da un lato è vero che si pongono le domande sbagliate all’analisi tecnica, dall’altro è vero che molti “analisti tecnici” pongono in essere delle analisi che definire “imbarazzanti” è un eufemismo.
Volete sapere come diventare analisti tecnici da “televisione, quelle persone preparate e autorevoli che si trovano in molte trasmissioni e che elargiscono, bontà loro, preziosi consigli? Ci sono degli step infallibili per essere dei perfetti “analisti tecnici.
Per prima cosa si deve sempre assecondare il trend di breve o brevissimo.
Mettersi controtrend infatti pone nella condizione di ricevere critiche quando si sbaglia e l’oblio quando si indovina. Non è funzionale allo scopo.
In altre parole, se un titolo fa +1%, è giusto dire che "sta salendo" e che probabilmente continuerà a salire nel breve periodo. Dopo aver espresso con determinazione la convinzione che il titolo già salito dell'1% stia salendo, è il caso di dire che comunque nel medio periodo ci potrebbe essere uno storno (e se volete proprio farvi i fighi aggiungete che è uno storno "importante") che quindi porterà nuovamente i mercati a prezzi più bassi rispetto a quelli di oggi!
Per essere ancora un po' evanescenti, quando vi chiederanno dell'orizzonte temporale, utilizzate sempre la formula "seconda metà dell'anno XXX o prima metà dell'anno successivo XXX+1". Sostanzialmente così non sarà MAI possibile sbagliare, a meno che in real time i prezzi non crollino in maniera disastrosa.
Anche in questo caso, però, possiamo dire che "l'avevamo detto" solo a causa di -nuove correlazioni- l'evento previsto si è verificato un po' prima di quanto ci saremmo aspettati, ma siam stati comunque bravi perché l'abbiam detto!
Se si ha la fortuna di capire l'opinione dell'intervistatore bisogna sempre assecondarla, anche se è assurda. E se i grafici non dicono nulla non bisogna mai, ma proprio mai, farsi trovare impreparati. Meglio buttare un target a caso e motivarlo con una raffinata analisi ciclica proprietaria.
Una tipica analisi tecnica, che vi presento per sorridere un po’, ma nemmeno troppo, è questa:
Il futures per andare a 20.700 dovrà necessariamente rompere 20.300 e poi anche 20.500 altrimenti è molto difficile che ci vada (vedi la voce
slippage e
stop loss di Traderpedia). Al contrario per andare a 18.000, senz'altro dovrà prima rompere 19.500 (ma anche 19.495 e 19.490). In ultima analisi, mi sento di poter dire con quasi estrema certezza che solo la rottura al ribasso di 18.000 ci farà vedere i 17.995, non prima!
Il 99% delle analisi seguono questo schema. Non vi è un’idea di fondo presentata, uno scenario operativo.
In altri termini non si utilizza l’analisi tecnica per rispondere alle sole domande che può sentirsi porre:
Cosa sta facendo il mercato?
Come lo sta facendo?
Se non si pongono queste domande si ascoltano risposte senza senso, in questo caso si, l’analisi tecnica non funziona.
Semplicemente perché gli si pongono le domande sbagliate.
[continua…]
Il punto sul FTSE MIB Nel numero precedente della rubrica scrivevo:
[…]
si nota solamente una leggera decelerazione nella forza rialzista. La fascia di resistenza è in pieno test. Si è creata la perfetta soluzione per una revisione controllata degli stop, 22.500 diventa ora il supporto che il movimento, di fatto, non ha creato graficamente sul grafico settimanale. Il trading system di lungo è ancora long e la noia direzionale è diventata una regola. Una piacevole regola per chi è disciplinato e non va controtrend. Non durerà in eterno, ma godiamoci il momento. Non c’è altro da aggiungere, maggio si avvicina e un famoso proverbio di borsa ci ricorda cosa è prudente fare ;) Ricordate? Sell in may and go away… Finalmente lo “storno” è iniziato, anche se la decelerazione della forza rialzista, già visibile nel precedente numero, è aumentata dando finalmente inizio a una correzione.
Di cosa parliamo però? Di questo: -3,49% in una settimana.
Certo, non è un ribasso preoccupante, ma al solito va notata la perfetta tenuta dell’area di resistenza che aveva proprio sui livelli di massimo la sua “massima”, mi si perdoni il gioco di parole, estensione. In questo specifico caso, infatti, l’indice FTSE MIB non aveva una precisa resistenza ma una “fascia” di resistenza costruita dai frastagliati massimi precedenti (ottobre 2009, febbraio 2011). Vale la pena darci un’occhiata perché è un classico caso scuola. La settima precedente lo storno c’era stato un allungo dei prezzi e prima ancora tre settimane di sostanziale equilibrio, in altri termini in tentativo di forzatura ha trovato prima un equilibrio dei prezzi e poi un progressivo indebolimento della forza rialzista. I rialzo poi è avvenuto senza riaccumulazioni e quindi gli unici supporti sono i precedenti massimi relativi che, giocoforza, hanno una valenza tecnica secondaria in questo contesto.
Che fare quindi? Revisionati gli stop già precedentemente non resta che attendere di capire la forza del trend, chiusure sui minimi o sui massimi e forza della reazione, per pianificare nuovi ingressi. Le posizioni short sono da sfruttarsi di breve, il trend è ancora pienamente intatto al momento. Ogni rialzo, per ritenersi sano, ha bisogno di pause di riaccumulazione, di nuovi livelli dove frazionare il rischio revisionando gli stop, sembra proprio che ci siano lavori in corso.
EFFETTI SUI CERTIFICATI Come già evidenziato, la fase attuale ha reso molti certificati poco appetibili, bonus cap e top bonus si sono distanziati troppo dalla barriera rendendone poco conveniente l’acquisto.
Tuttavia ci sono delle curiose opportunità per dei trade short. Come ben sapete per posizionarsi al ribasso su un titolo è necessario accedere al “prestito titoli” e pagarne il relativo onere che varia da titolo a titolo. Infatti, in funzione della volatilità e della disponibilità dei titoli il costo di prestito varia di molto.
Attualmente sono posizionato short su un solo titolo: Telecom. La resistenza chiave è posta a 1,15 circa e i presupposti per uno storno sonno quota 1 ci sono tutti. Ma non è certamente un trade che mi sono scelto, mi ci sono trovato “per caso” short, anche se non è proprio vero dato che lo avevo messo in preventivo… Come?
Acquistando a febbraio 2015 un reverse bonus cap proprio su telecom, questo:
Codice isin:
DE000HV8BJ55 Purtroppo la barriera del reverse bonus cap è saltata, a questo link trovate il numero della rubrica dove analizzavo il trade:
http://www.traderlink.it/analisi/occasioni-trading/un-certificato-esplosivo-su-telecom_15054KBU8PSW1JL E tuttavia, data la presenza di un livello di resistenza chiarissimo, ho deciso di tenere il certificato, pur saltato. Perché?
Semplicemente perché ora, essendo un REVERSE bonus cap, rimane solo la componente opzionale PUT, quindi uno strumento per andare shot sul titolo senza pagare il prestito titoli. E non è cosa da poco…
Scade a giugno, il 19, in caso di storno prolungato c’è tutto il tempo per vederlo apprezzare. Un piccolo paracadute per un bonus saltato…
Telecom a parte, a causa del rialzo violento del mercato possiamo scegliere tra diversi REVERSE Bonus Cap saltati, ora strumenti per posizione SHORT senza prestito titoli. Ad esempio su Finmeccanica, su Saipem, su Banco Popolare e su molti altri titoli.
Un’operatività sui certificati perfetta in questo periodo…
Vi segnalo anche un certificato su Brunello Cucinelli, a questo link:
http://www.investimenti.unicredit.it/tlab2/it_IT/quotazioni/bonus/prezzi.jsp?idNode=2470&selez=BRUNELLO CUCINELLI&family=Azioni italiane In realtà sono due, ma molto simili. Se lo storno dovesse estendersi possono diventare molto interessanti dato che la barriera è posta a 14,1375 e a 13,195, al di sotto del minimo a 14,20. Essendo però un bonus cap e non un top bonus, la prudenza è d’obbligo. O si entra con una dose omeopatica per poi incrementare o si attende l’occasione propizia.
IL PORTAFOGLIO IN CERTIFICATES Esce
DE000HV8BJC3, cash collect su Finmeccanica, con un profitto del 2.75% in 2 mesi.
Esce DE000HV8BEF7 top bonus su twitter con un profitto del 7% in 10 giorni.
Anche il cash collect di Banco Popolare è sopra al trigger, verosimilmente verrà rimborsato alla prossima scadenza, In questo caso la performance sarà di circa il 13% in circa 3 mesi.
Al momento i titoli in portafoglio sono:
1) ENEL (peso 10)
2) BANCO POPOLARE Cash Collect (peso 5)
3) ENI Bonus Cap (peso 5)
4) ENI Cash Collect (peso 5)
5) TWITTER Top Bonus (peso 2.5)
5) TELECOM Reverse Top Bonus (peso 2.5)
6) BANCO SANTANDER Cash Collect (perso 2.5)
7) SAIPEM (perso 2.5)
8) ENI Express (peso 5)
Sono quindi posizionato con il 40% della liquidità destinata al portafoglio (ricordo che ogni certificato ha un peso massimo pari al 10% della quota a loro destinata).
ENI
23 MARZO 2015 Un Express, questi i dettagli:
Codice isin: ISIN: DE000HV4AHP0
Codice di negoziazione: UI951I
Prezzo: 99,85
Peso: 5
Scadenza: 15-12-2017
Cedola SEMESTRALE: 6.6
Barriera a 11,578
Trigger a 16,54
Rendimento atteso a scadenza: circa il 6,6% a SEMESTRE
SAIPEM
11 marzo 2015 Un Bonus Cap, questi i dettagli:
Codice isin: DE000HV4AF05
Prezzo: 111.45
Peso: 2.5
Scadenza: 18-12-2015
Barriera a 6,992
Bonus: 124,5
Rendimento atteso a scadenza: circa il 12%
Cliccate sul codice ISIN per essere portati direttamente sulla scheda prodotto.
BANCO SANTANDER
3 MARZO 2015 Un Cash Collect, questi i dettagli:
Codice isin: ISIN: DE000HV8BH57
Codice di negoziazione: OV8BH5
Prezzo: 98,1
Peso: 2,5
Scadenza: 20-10-2017
Cedola trimestrale: 2.6
Barriera a 5,1105
Trigger a 6,81
Rendimento atteso a scadenza: circa il 3% a trimestre
TELECOM
Febbraio 2015 Un Bonus Cap, questi i dettagli:
Codice isin: DE000HV8BJ55
Prezzo: 83,68
Peso: 2,5
Scadenza: 19-06-2015
Barriera SALTATA
Bonus: SALTATO
Rendimento atteso PRODOTTO SHORT
Cliccate sul codice ISIN per essere portati direttamente sulla scheda prodotto.
ENI
9 gennaio 2015 Un Bonus Cap, questi i dettagli:
Codice isin: DE000HV4ABJ6
Prezzo: 90,5699
Peso: 5
Scadenza: 18-12-2015
Barriera a 11,4825
Bonus: 107
Rendimento atteso a scadenza: circa il 20%
Cliccate sul codice ISIN per essere portati direttamente sulla scheda prodotto.
ENI
9 gennaio 2015 Un Cash Collect, questi i dettagli:
Codice isin: DE000HV8BJA7
Codice di negoziazione: OV8BJA
Prezzo: 90,5699
Peso: 5
Scadenza: 17-10-2017
Cedola trimestrale: 2.1
Barriera a 11,9925
Trigger a 15,99
Rendimento atteso a scadenza: circa il 3% a trimestre
Cliccate sul codice ISIN per essere portati direttamente sulla scheda prodotto.
In altri termini paga una cedola trimestrale di 2.1 se il titolo è sopra alla barriera posta a 11,9925 (solo alla data di osservazione) mentre se è sopra al valore di trigger (15,99) verrà rimborsato a 100. Su base annua, a barriere inviolate è un rendimento di circa il 15%.
Banco Popolare
5 novembre 2014 Un Cash Collect, questi i dettagli:
Codice isin: DE000HV8BH40
Prezzo: 92.85
Peso: 5
Scadenza: 20-10-2017
Cedola trimestrale: 3.1
Barriera a 8,5425
Trigger a 11,39
Rendimento atteso a scadenza: circa il 3,1%
Cliccate sul codice ISIN per essere portati direttamente sulla scheda prodotto.
ENEL:
17 febbraio 2014 - Cash Collect
Codice isin: DE000HV8A8K9
Prezzo: 104,7300
Peso: 10
Scadenza: 17-02-14
Cedola: 10
Barriera a: 2,5928
Rendimento atteso a scadenza: rendimento potenziale 5% circa in 11 mesi.
Profitto di un paio di punti, cedola attesa tra qualche mese. Mantengo.
Commento:
Cash collect. Barriera molto distante, mantengo. Il valore di rimborso anticipato è a 108.
L'ANGOLO ZEN
Nel libro lo Zen e la Via del Trader Samurai ho presentato il mio "mantra del trader samurai". Lo potete trovare a questo link:
http://www.traderpedia.it/wiki/index.php/Il_mantra_del_trader
Va interiorizzato, compreso, fuso con il proprio protocollo operativo. Per questo lo riproporrò più e più volte ancora.
Molte volte si discute dell’importanza della visione neutra e del controllo delle emozioni.
Oggi vi propongo una storiella segnalata da Simone Siciliano che non ha attinenze dirette con lo Zen, ma è essa stessa Zen.
EFFICIENZE ED INEFFICIENZE DEI MERCATI FINANZIARI
Un professore e un suo studente stanno passeggiando e parlando di mercati finanziari e delle sue inefficienze quando all'improvviso il ragazzo esclama:
ragazzo: ehi, ma quella non e' una banconota da 10$ ?
professore: no, non puo' essere. Se fosse, qualcuno l'avrebbe gia' raccolta!
Il ragazzo pero' allungo' la mano e la prese e, contento di quanto trovato si concesse una birra...
Ancora una volta, le attinenze con il trading sono molte!!!
Commento:
il professore convinto ed offuscato dalle sue teorie sull'efficienza in economia, non ritiene sia possibile che esista questa opportunità economica, l'allievo invece non conoscendo le teorie, vede ciò che realmente gli sta davanti e così riesce ad approfittarne. Ha dei parallelismi con la storia del volo del calabrone, il quale secondo le nostre leggi dell'aerodinamica, il suo peso, le sue corti ali, etc, non dovrebbe essere in grado di volare, ma lui non conosce queste leggi e così vola "benissimo"
e.
VARIE
1)Il gruppo FB che amministro, Traderpedia - Gruppo di discussione sul trading è stato creato per discutere di analisi tecnica e di questa rubrica. Iscrivetevi se volete aggiornamenti della rubrica in real time o se semplicemente volete discutere di analisi tecnica, siamo già 3.316
https://www.facebook.com/groups/traderpedia/
Potete contattarmi alla mail: stefano.fanton@traderpedia.it o scrivendomi sul mio profilo facebook.
2) Mi ha scritto qualche trader dicendomi che il mio libro Lo Zen e la Via del Trader Samurai in edizione cartacea è introvabile. Vero, ne ho qualche decina di copie io che ho rilevato come autore a suo tempo, se qualcuno è interessato a una letturina Zen capace di scuotere la mente mi scriva pure per le info su come ottenerlo. Un libro da leggere più e più volte..
La versione e-book è disponibile su Amazon.
Visualizzabile anche su pc. http://www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&field-author=Stefano%20Fanton&search-alias=digital-text