Abitudini contrarian e focus su FTSE MIB e Intesa

Stefano Fanton Stefano Fanton - 17/10/2018 17:49

Il nostro listino ci ha ben abituato a una sorta di operatività contrarian per poter finanziariamente sopravvivere. Almeno per quanto riguarda il trading speculativo perché, si sa, chi mantiene le posizioni in portafoglio senza preoccuparsi del prezzo ben altre gioie e sofferenze prova.
 
Tuttavia il famoso “Buy and Hope” non fa proprio al caso di nessun trader professionista che voglia ritenersi tale, soprattutto nella versione “Loss and Hope” che è diffusissima ma purtroppo letale negli effetti.
 
Tutto si riduce a una semplice decisione, si compera, si vende, si resta fermi. E’ tutto qui, tutto tremendamente semplice ma terribilmente complesso perché il punto di ingresso, quello di uscita e il tempo di attesa sono variabili capaci di far variare di molto i rendimenti di ogni portafoglio.
 
E quindi tracciare uno scenario e attenersi ad esso è il migliore esercizio di stile che un trader possa compiere, solo che spesso ne è inconsapevole o finisce in balia del caso più incontrollato, finendo cioè giocato dal caso tentando di giocare col caso.
 
Passiamo ai fatti. Il mercato Italiano è sceso molto e il massimo di periodo si è verificato a maggio, il 7 con una quotazione di 24544 punti indice. Il “sell in may” è stato profetico e ora è tempo di pensare alle prossime scelte strategiche perché, complice un quadro politico delicato per i mercati, l’indice ha finalmente e abbondantemente chiuso il famoso “Gap Macron”.
 
E’ lo scenario, ipotizzato mesi fa, migliore che potesse capitare per chi ha una visione long di lungo periodo. Con una precisazione però…
Una vecchia ma sempre attuale regola di Borsa afferma che un mercato vira da LONG a SHORT e viceversa quando le quotazioni distano più del 20% dal massimo/minimo. E dal massimo di 24544 il 20% di calo è stato raggiunto e superato.
 
Normalmente questo verrebbe interpretato come un cambio di fondo del mercato, e allora direte voi? Allora i massimi di reazione andrebbero venduti senza accumulare nuove posizioni.
Il fatto è che l’indice ci ha abituato a Bull Trap e Bear Trap oramai sistematiche, e come il rialzo sopra quota 24.000, visto da molti come l’inizio di una fase Toro spumeggiante, ha poi generato una Bull Trap così il test del 20% e il calo sotto quota 20.000 possono tranquillamente essere considerate delle Bear Trap.
 
E dunque questo significa che si possono impostare posizioni long sulla debolezza con ottica di lungo periodo. La mia view è infatti positiva su questi valori ma con prodotti che permettano un ulteriore ribasso come possibile.
 
Bene, vediamo quindi 2 Top Bonus Doppia barriera che sono perfetti in questa fase di mercato.
 
Il primo sull’indice FTSE MIB, la scelta migliore per la view di mercato ipotizzata prima. DE000HV41MJ6 si compera a 92,6 con l’indice a 19470 e permette di ottenere un bonus condizionato.
Prima barriera a 18768,456 con bonus a 120.
Seconda barriera a 16683,072 con bonus a 106
Scadenza il 17/9/2021 e quindi quasi 3 anni.
Con il prezzo di vendita a 92,6 diventa interessante anche il bonus secondario con barriera a 16683, certamente un prodotto non aggressivo ma in caso di tenuta di quota 18768,456 il bonus è pari a quasi un 10% annuo. Non male davvero e con una barriera che va ad essere validata solo a scadenza.
 
Il secondo prodotto è giocoforza su un titolo bancario. Perché con l’affare SPREAD e il deprezzamento dei BTP in pancia a molte banche le quotazioni si sono compresse molto. E Intesa San Paolo è sempre nella mia hot list per i prodotti a 2-3 anni.
 
Si tratta di un Top Bonus doppia barriera, precisamente di DE000HV41L95. Si compera a 85 con il titolo a 2,06, un prodotto emesso poco tempo fa che ha beneficiato, e lo dico con ironia, del calo delle quotazioni del sottostante, il beneficio ovviamente vale per chi è in agguato e ne valuta l’acquisto.
La scadenza è al 17/9/2021 e quindi quasi 3 anni.
Il primo livello di barriera è a 2.0948 e quindi i prezzi sono SOTTO la barriera. Ma si tratta di un Top Bonus e la barriera va validata tra 3 anni.
Il secondo livello di barriera è a 1,7456.
Il primo livello di barriera consente, se la barriera non viene interessata dalle quotazioni a scadenza, un bonus MONSTER pari a 155. Già, 155. Mentre il secondo bonus, quello di consolazione, passatemi l’espressione, è a 109.
Percentuali Bulgare. Rischio accettabile.
 
Entrambi prodotti da tenere in considerazione e sui quali sviluppare delle strategie operative. A patto di avere una view rialzista di fondo. Come la mia.

Entrambi prodotti già visti ma resi decisamente interessanti dalle attuali quotazioni.
La prossima puntata vedrà temi diversi poiché l’indice e Intesa sono ben coperti da questi certificati. Ma le occasioni in procinto di concretizzarsi sono molte.

Occorre attendere ancora però. Non molto ancora…
 
VARIE
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