3 certificati per 3 approcci distinti. Più un quarto...

Stefano Fanton Stefano Fanton - 12/02/2017 12:33

Inizio questo numero della rubrica riportando le parole dell’avv. Utterson:
 
Ogni giorno, e secondo i due impulsi del mio animo, morale e intellettuale, io mi avvicinai così a quella verità, la scoperta parziale della quale mi ha trascinato a una così orribile catastrofe: e cioè che l’uomo non è in verità unico ma duplice.
 
Molti lettori avranno capito. Si tratta della confessione che chiude il romanzo The Strange Case of Dr. Jekyll and of Mr. Hyde dello scrittore Robert Louis Stevenson, pubblicato nel 1886.
 
Una confessione che non lascia spazio a dubbi sull’eterna battaglia che si compie in ogni uomo e che in effetti è la trama del libro: lo sdoppiamento della personalità. Nel romanzo il dottor Jekyll si trasforma nel terrificante Hyde, l'incarnazione del lato malvagio del suo essere. Hyde si macchia "così" di orrendi delitti, delitti che Jekyll può interrompere solo suicidandosi.
 
Anche nel trading la nostra mente oscilla tra il desiderio di comprare rischio e quello di venderlo. E tuttavia l’unico delitto che si compie è quello finanziario, la distruzione di denaro con operazioni dove il rischio è imponderato. Non è un equilibrio facile perché il rischio e il rendimento si compra e incassa con una correlazione raramente imperfetta.
 
Al salire del rischio aumenta il rendimento (potenziale). Già, perché si compera pur sempre un rischio, non una certezza di rendimento.
 
Nel numero precedente della rubrica avevo selezionato dei certificati sull’indice e su Eni, avari, con rendimenti nell’ordine del 2-3% ma con scadenza ravvicinata, da acquistare in fase di storno con possibile estensione a 18500.
 
Bene, ora che questa fase è diventata reale dando qualche buona opportunità di acquisto nelle fasi ribassiste è giunto il momento di cedere la tastiera al Mr. Hyde per acquistare rischio cercando un alto rendimento.
 
E il certificato che vi propongo di seguire è proprio della categoria opposta a quella del “vecchio avaro”, si tratta senza dubbio di un “no pain, no gain” con numeri e scenari tutti da valutare. Ma andiamo per ordine. Per prima cosa il sottostante.
 
Intesa San Paolo. Una banca. Già, proprio una banca. Ma non è forse uno dei momenti migliori d’acquisto quando scorre il sangue nelle strade (per usare una nota metafora)?
 
Il titolo dal massimo di luglio 2015, poco sopra i 3,5 euro per azione, ha stornato fin quasi a toccare la quotazione di 1,5 euro a luglio 2016. Da qui il rimbalzo fino a quasi 2,6 euro a inizio gennaio 2017 e la seguente fase di storno che ha interessato l’indice e anche molti titoli. Tra questi Intesa San Paolo che veleggia poco sopra i 2,18 euro ad azione. Graficamente un supporto degno di nota è posto a quota 2 e quindi anche qui quasi ci siamo.
 
Inizio con i dati che ci interessano, ISIN DE000HV4A1L6, il codice di negoziazione è OV4A1L a seguire i dettagli. La scadenza non è a breve ma non è nemmeno lontanissima, il 12 settembre 2017 c’è l’ultimo giorno di quotazione. Un Top Bonus (con barriera quindi che va validata solo a scadenza e quindi meno rischioso di un bonus cap).
Questo certificato è stato emesso con strike a 3,1560 e permette un bonus a 131,5 a fronte di una quotazione (chiusura di venerdì 10 febbraio) pari a 67,49.

Un rapido conto… Si, si tratta di un +95,52%, annualizzato è un 207,29% (il certificato ha circa 6 mesi di vita residua). Dov’è la fregatura?
La barriera è a 2,6826, serve un rialzo di circa il 26%, ma attenzione, sono quotazioni che il titolo batteva a inizio gennaio in piena fase di rimbalzo. Fase nella quale il certificato quotava quasi 85.
Quindi, ricapitolando, se Intesa San Paolo sale almeno fino a superare la barriera posta a 2,6826 a fronte di un rialzo del 26% si riceverà un premio pari a circa il 95%.

Se invece la barriera non dovesse essere superata il certificato si svaluterà della perdita del titolo (circa). Potrebbe valere la candela costruire una piccola posizione molto speculativa su questo particolarissimo certificato che in caso di rimbalzo esploderà letteralmente di quotazione. Mica è necessario portarlo a scadenza, un rialzo del 10% si farà sentire abbondantemente sulle quotazioni.
Ottimo quindi per chi ha una view positiva su Intesa San Paolo, a dir poco un certificato esplosivo che si compera, ovviamente, su strade lastricate di sangue. Con la giusta moderazione quindi.
 
E qualcosa di meno rischioso?
Eni direi. Della serie “CRONOS” ovvero quei certificati che si apprezzano con il passare del tempo (come fanno tutti i top e bonus cap sopra la barriera).
ISIN DE000HV4AXT9, codice di negoziazione OV4AXT, con ultimo giorno di quotazione il 15-12-2017, barriera a 10,262 (28,66% con il titolo a 14,38), quotazione a 110,41 e bonus potenziale a 123. Un rendimento potenziale quindi dell’11,68%, su base annua oltre il 14% dato che il certificato ha durata inferiore a 1 anno. Questo tipo di certificato si può tenere anche per pochi mesi, a parità di quotazione del titolo il prezzo del certificato tenderà a coincidere con il bonus man mano che scorre il tempo. E’ un Bonus Cap, quindi la barriera può saltare in ogni momento.
 
Qualcos’altro di particolare? C’è. Molti trader aspettano uno storno dei mercati Americani che sono sui massimi, tutto è ben possibile ma per ora si macinano record su record. Può essere però interessante valutare dei REVERSE BONUS CAP, con barriera a salire quindi, su qualche indice Europeo. Come sul Dax ad esempio.

E in effetti c’è un bellissimo Reverse Bonus Cap sull’indice Dax con ultima quotazione il 12-12-2017, barriera a 12408,72 (6,35% di distanza), quotazione a 91,47 e bonus a 114 (26% di rendimento potenziale). L’ISIN è DE000HV4A439, codice di negoziazione OV4A43.
In caso di ribasso dell’indice Dax si avrà quindi l’apprezzamento del certificato, un bonus cap al contrario.

Lo si può accoppiare con un TOP BONUS sempre sull’indice DAX con ultimo giorno di quotazione il 12-12-17, barriera a 10393,86 (10,91% di distanza dalla barriera), quotazione a 106,8, bonus potenziale a 111,5 (4,92% di bonus potenziale). L’ISIN è DE000HV4BQS3, codice di negoziazione UI843P.
Comprandoli entrambi, magari nelle fasi di eccesso opposte al pagamento del singolo certificato, si potrebbero incassare entrambi i bonus in caso di permanenza dell’indice tra i 10393,86 e i 12408,72 fino a scadenza dei prodotti.
 
In ogni caso è di gran lunga più rischioso e potenzialmente performante il reverse bonus cap.
 
 VARIE
1) Il gruppo FB che amministro, Traderpedia - Gruppo di discussione sul trading è stato creato per discutere di analisi tecnica e di questa rubrica. Iscrivetevi se volete aggiornamenti della rubrica in real time o se semplicemente volete discutere di analisi tecnica, siamo già 6.788 https://www.facebook.com/groups/traderpedia/
  1. E’ stato anche creato un nuovo gruppo dedicato alle iniziative di formazione di Traderpedia, il gruppo si chiama “Traderpedia Formazione” ed è raggiungibile a questo link: https://www.facebook.com/groups/1612976029008523/
Il 2017 si apre con un’inattesa novità dopo aver diffuso per anni conoscenza nel mondo del trading online: la formazione a pagamento.
 D’altronde la richiesta giungeva da tempo e da più parti, era sentito il bisogno di un percorso di formazione che non presenti tecniche per arricchirsi in borsa, magari facilmente e senza rischi, ma che consenta a chi si trova immerso nell’oceano di informazioni, tecniche, sistemi e approcci, di fare chiarezza su alcuni punti fermi. Di stabilire una direzione, di poter partire con un autoapprendimento che permetta di crescere e migliorare. Già, autoapprendimento, perché un buon corso può indicare una direzione, aiutare ad evitare insidie, accorciare i tempi, ma il lavoro, quello grosso e faticoso, è prerogativa del singolo. Un buon insegnante può permettere di leggere la musica, ma la maestria nel suonarla la si ottiene in un solo modo: suonando. E, ovviamente, avendo anche una certa dose di talento.

 Ecco quindi i primi due corsi del nostro ideale percorso, il primo dal titolo “SOLIDE BASI PER UN LUNGO E SOLITARIO VIAGGIO”, il secondo dal titolo “DALLA TEORIA ALLA PRATICA”. La descrizione dettagliata è demandata al gruppo TRADERPEDIA FORMAZIONE, qui basti sapere che il primo dura 2 giornate in aula mentre il secondo dura 1 giornata a mercati aperti, con un massimo di 6 persone alla volta.
 Sono corsi molto diversi tra loro, ovviamente il mercato aperto ha un suo fascino particolare, ma è ovvio che senza buone basi non può esserci nulla di duraturo.

Per informazioni scrivete a stefano.fanton@traderpedia.it

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