A differenza dell’oro, l’argento è maggiormente utilizzato a livello industriale, quindi le sue dinamiche di prezzo hanno un rapporto con il metallo giallo a volte di forza, a volte di debolezza. Se osserviamo un grafico storico della forza relativa fra oro e argento partendo dall’inizio degli anni ’80, possiamo notare che l’argento ha avuto quattro periodi in cui la sua performance in euro è risultata di gran lunga superiore all’oro.
Il periodo più importante è stato quello fra il 2008 e il 2011, il quarto della serie, dove l’argento ha avuto una extra-performance rispetto al metallo giallo del 227,81%. Anche se storicamente è stato sempre l’oro ad avere una performance maggiore rispetto all’argento, curiosamente, nel periodo considerato, la differenza di performance tra i due metalli è solamente del +1,31% a favore dell’oro.
Nel 2019 l’argento ha ormai raggiunto con un rally avvenuto negli ultimi mesi la performance dell’oro (si veda il riquadro inferiore del secondo grafico). Il ratio fra oro e argento (riquadro superiore del grafico), ha avuto da inizio settembre ad oggi una discesa molto importante sotto la sua media mobile a 40 settimane: un calo così profondo non avveniva da aprile del 2016. Questo ci porta a considerare la possibilità che l’argento possa continuare a sovraperformare l’oro, come già accaduto in periodi passati. I movimenti delle prossime settimane ci potranno confermare o meno il fenomeno.
Articolo a cura di Mario Valentino Guffanti, vice presidente Samt (Swiss Association of Market Technicians)
Fonte: www.finanzaoperativa.com
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