Caro energia: come sta andando la quotazione di ENI? 4 motivi per investire

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 31/03/2022 13:46

ENI è sicuramente uno dei titoli più importanti non solo del Ftse Mib, ma in generale di Piazza Affari. 

Il titolo è un tema chiave del nostro mercato, perchè è il protagonista di un settore hot, quale quello petrolifero, il più rilevante insieme a quello bancario. 

A differenza di quest'ultimo, che ha pagato maggiormente pegno nella fase ribassista innescata dalla guerra tra Russia e Ucraina, il comparto oil ha beneficiato di questo conflitto e di fatto continua a farlo. 
 

ENI: come sta andando il titolo a Piazza Affari?

Basta guardare semplicemente ad alcuni numeri per rendersi conto dei vantaggi che lo scontro armato sta portando ad alcuni titoli, tra cui ENI.

Le azioni della società del cane a sei zampe, al close del 24 marzo 2022, a quota 13,314 euro, presentano un bilancio positivo da inizio anno. 

ENI, infatti, è in guadagno dell'8,95%, con una evidente sovraperformance rispetto al Ftse Mib che rispetto alla fine del 2021 mostra ancora una flessione di quasi 11 punti percentuali. 

C'è da dire che l'andamento di ENI, per quanto positivo, è stato piuttosto volatile in questo primo trimestre dell'anno. 

Il titolo è partito a inizio 2022 all'incirca da quota 12,2 euro e ha raggiunto un picco poco sotto i 15 euro e precisamente a 14,852 euro nell'intraday del 3 marzo scorso. 

Da questo top si è avuto un crollo che in sole 3 sedute ha portato a segnare un minimo a 12,31 euro il 7 marzo scorso, da cui è ripartito uno spunto rialzista che ha visto ENI tornare ad avvicinare l'area dei 13,5 euro.   
 

ENI: il tema hot del caro energia

Diversi sono i motivi per cui cui vale la pena investire ancora su ENI, a partire dal tema del caro energia

I prezzi nel settore hanno subito una decisa impennata, a partire da quelli del gas, cui si affianca la netta salita delle quotazioni del petrolio. 

Nel momento più acuto della crisi russa-ucraina, le quotazioni dell'oro nero sono arrivate a toccare un picco in area 130 dollari.

Dopo questa fiammata si è avuto un veloce ritracciamento che ha visto il Wti scendere anche poco sotto i 95 dollari, con successiva ripresa sopra i 110 dollari.   

Le attese sono per ulteriori salite delle quotazioni del petrolio che per alcuni analisti potrebbe tornare sui recenti top in area 130 dollari, ma altri non escludono rialzi più marcati verso i 150 dollari e anche oltre se la situazione geopolitica dovesse peggiorare ulteriormente. 
  

ENI: un buy per la sua capitalizzazione

Un altro valido motivo per puntare su ENI è dato dal fatto che si tratta di una blue chip, ossia di uno dei titoli maggiormente capitalizzati di Piazza Affari. 

ENI fa parte del paniere del Ftse Mib, nel quale si trovano i 40 maggiori titoli a larga capitalizzazione, tra i quali le azioni del gruppo petrolifero occupano una posizione di rilievo. 

ENI è al momento il secondo titolo che pesa di più sul Ftse Mib, con una capitalizzazione di mercato al 24 marzo 2022 pari a circa 47 miliardi di euro. 

E' noto che i titoli a grande capitalizzazione offrono una serie di vantaggi rispetto alle small-mid cap: sono più liquidi, più stabili e sono meno vulnerabili e volatilità nelle fasi di maggiore difficoltà dell'economia.
 

ENI: l'appeal del dividendo

Un'altra ragione per cui conviene puntare su ENI è rappresentata dall'ottimo dividendo pagato annualmente dal gruppo. 

Per quest'anno ENI staccherà una cedola complessiva di 0,86 euro che, rapportata ai valori del close del 24 marzo, offre un rendimento molto allettante del 6,46%.

Il dividendo 2022 è in aumento di quasi il 139% rispetto a quello pagato nel 2021, pari a 0,36 euro. 

Nel piano industriale 2022-2025 presentato al mercato lo scoro 18 marzo, ENI prevede un aumento del dividendo a 0,88 euro, sulla base del prezzo di riferimento del Brent tra 80 e 90 dollari.     

Da non dimenticare che a rendere più appetibile il rendimento di ENI, oltre al dividendo sarà anche il buy-back. 

Nel business plan è contemplato un piano di riacquisto di azioni propri da 1,1 miliardi di euro.   
 

ENI: i giudizi degli analisti 

Uno dei motivi per cui vale la pena mettere ENI in portafoglio risiede negli innumerevoli giudizi positivi espressi dalle banche d'affari che all'unisono invitano a puntare sul titolo.

Citandone solo alcuni degli ultimi in ordine di arrivo, segnaliamo che Berenberg ha una raccomandazione "buy" su ENI, con un prezzo obiettivo a 16 euro, ritenendo che il titolo resti su valutazioni interessanti. 

Lo stesso target price a 16 euro è indicato da Societè Generale, con un rating "buy", anche in ragion del fatto che gli analisti vedono nel recente storno un'opportunità di acquisto.

A consigliare l'acquisto di ENI è anche Banca Akros, con un prezzo obiettivo a 16,5 euro, al pari di Kepler Cheuvreux che fissa un target price leggermente più alto a 17 euro. 

Allineato a questo valore anche Exane che nei giorni scorsi ha ridotto il fair value di ENI da 18 a 17 euro appunto, lasciando invariata la raccomandazione "outperform".   

Più generosa la valutazione di Goldman Sachs che da una parte caldeggia l'acquisto del titolo e dall'altra tiene fermo il prezzo obiettivo a 18 euro. 

JP Morgan, invece, ha ritoccato verso il basso il target price da 19,5 a 18,5 euro, senza apportare alcuna modifica alla sua strategia che vede il rating "overweight" invariato per ENI. 

 

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