Le azioni del settore bancario da sempre hanno assunto un'importanza di rilievo a Piazza Affari, visto che il suo principale indice di riferimento, il Ftse Mib, è "bancocentrico".
A differenze di altri listini, si pensi ad esempio al Dax che ha un maggior numero di titoli del settore tecnologico al suo interno, l'indice domestico delle blue chips accoglie una prevalenza di azioni del settore bancario.
Attualmente si è ridotto a cinque il numero di titoli bancari presenti nel Ftse Mib, ma in un passato neanche tanto lontano erano di più.
Questa riduzione è frutto delle operazioni di M&A che hanno interessato il comparto, ossia delle fusioni e delle acquisizioni che hanno avuto come effetto la scomparsa di alcune realtà nel panorama bancario.
Le azioni delle banche rientrano nella categoria di quelle cicliche, ossia sono legate all'andamento del ciclo economico, quindi tendono a performare bene quando l'economia avanza e soffrono invece durante le fasi di contrazione e di recessione.
Nel momento in cui il PIL dell'Italia cresce, ne beneficia il margine di interesse delle banche, per effetto delle ricadute sull'attività di finanziamento.
Quando il PIL avanza, inoltre, si hanno ricadute positive sulle perdite su crediti, che tendono a ridursi, a vantaggio quindi della qualità del credito.
A condizionare e non poco il comparto bancario è anche la dinamica dei tassi di interesse: quanto più bassi sono, tanto più soffre la redditività delle banche.
Non stupisce che negli ultimi mesi in Italia siano state annunciate misure da parte di vari istituti di credito, volte a contrastare proprio gli effetti negativi dei tassi di interesse a zero.
A Piazza Affari, come detto prima, le azioni delle banche sono tra le più scambiate, visto che sono presenti nei portafogli di molti investitori, anche istituzionali.
I titoli del settore bancario piacciono anche ai trader perchè sono caratterizzati spesso da una volatilità che offre interessanti opportunità dal punto di vista operativo.
Andiamo a vedere da vicino alcune delle azioni più importanti nel panorama bancario italiano quotato a Piazza Affari.
Azioni Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo è una delle due big bank di Piazza Affari insieme ad Unicredit, ed è la prima banca in Italia per numero di sportelli e per quota di mercato, oltre ad essere uno dei principali punti di riferimento nel panorama europeo.
Intesa Sanpaolo opera dall'1 gennaio 2007 dopo la fusione tra Sanpaolo IMI e Banca IMI ed è l'azione numero uno del settore bancario a Piazza Affari, con una capitalizzazione di mercato di oltre 47 miliardi di euro alla fine di settembre 2021 e un peso specifico sul Ftse Mib pari al 6,57%, stando ai dati forniti da Borsa Italiana.
Intesa Sanpaolo piace molto come titolo agli investitori, in primis perchè tendenzialmente è caratterizzato da una minore volatilità rispetto ad Unicredit.
In secondo luogo, il titolo stacca sempre dei dividendi molto interessanti, con uno dei rendimenti più alti nel settore di riferimento.
Da inizio anno Intesa Sanpaolo mostra un rialzo del 28% (al 22 ottobre 2021), con una sovraperformance rispetto al rialzo di quasi il 20% messo a segno dal Ftse Mib.
Azioni Unicredit
Unicredit è una delle due banche più grandi di Piazza Affari insieme ad Intesa Sanpaolo, rispetto alla quale però si pone in seconda posizione.
Il gruppo guidato attualmente da Andrea Orcel ha una vocazione più internazionale, vantando una maggiore diversificazione geografica rispetto ad Intesa Sanpaolo, soprattutto in Europa.
Unicredit negli anni ha avuto una storia di crescita degli utili decisamente più zoppicante di quella della rivale, con un bilancio meno solido che in più di un'occasione ha costretto ad effettuare degli aumenti di capitale, a volte di dimensioni davvero rilevanti.
Questo ha fatto sì che Unicredit offrisse una remunerazione ai suoi azionisti meno allettante di quella di Intesa Sanpaolo, con dividendi meno generosi.
Nel mese di ottobre 2021 le azioni Unicredit sono arrivate a testare quota 12 euro, tornando su valori di prezzo che non vedeva dagli inizi del 2020.
L'attenzione sul titolo resta alta è non da escludere che il suo valore in Borsa possa crescere ancora nel breve se dovesse andare in porto il deal con Banca Monte Paschi su cui si lavora orma da settimane.
Azioni Mediobanca
Mediobanca ha dimensioni decisamente inferiori rispetto ai due big del comparto, Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Dai dati forniti da Borsa Italiana si apprende che a fine settembre 2021 la capitalizzazione di Mediobanca è pari a 9,25 miliardi di euro e il titolo azionario ha un peso specifico sul Ftse Mib pari all'1,27%.
Mediobanca è un bancario sui generis, nel senso che si differenzia dagli altri per un differente modello di business, fortemente distintivo nel panorama bancario italiano.
Questo conferisce anche caratteristiche diverse all'azione che a Piazza Affari è decisamente meno volatile rispetto ad Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Il titolo offre una crescita più stabile nel tempo ed espone l'investitore ad un minore rischio, sempre in relazione ai due big del comparto.
Da inizio 2021 Mediobanca vanta un rialzo a Piazza Affari del 37% al 22 ottobre 2021, con una straordinaria performance del 155% dai minimi targati Covid-19 il 23 marzo 2020 a 4,05 euro.
Azioni Banco BPM
Non può certo essere paragonato ai due big del comparto italiano, ma Banco BPM occupa una posizione di un certo rilievo nel panorama bancario del Belpaese, piazzandosi al terzo posto della classifica.
Il gruppo è nato a inizio 2017 dalla fusione tra Banca Popolare di Milano e Banco Popolare e già da tempo è tornato sotto i riflettori del mercato in vista di possibili operazioni sul fronte M&A.
A lungo le indiscrezioni hanno parlato di un possibile merger tra Banco BPM e Bper Banca, ma fino ad ora non c'è stato nulla di concreto.
Banco BPM potrebbe anche finire a nozze con Unicredit nel caso in cui dovesse sfumare il deal di quest'ultima con Banca Monte Paschi.
Diversi sono quindi gli scenari possibili per Banco BPM, le cui azioni incorporano solo in parte un premio legato all'M&A.
Le azioni Banco BPM sono spesso più volatili di Unicredit e Intesa Sanpaolo e il titolo a fine settembre 2021 ha un peso specifico sul Ftse Mib pari allo 0,57%, con una capitalizzazione di mercato di circa 4,1 miliardi di euro.
A Piazza Affari le azioni Banco BPM sono tornato a flirtare con i top di giugno 2021 in area 3 euro, viaggiando su massimi pluriennali.
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