E venne il grande giorno della riunione settembrina del FOMC. Le sorprese non hanno riguardato tanto le misure annunciate, anticipate in questa sede ieri mattina, quanto la reazione vibrante dei mercati: l'atteggiamento della Fed è stato percepito come aggressivo. Ciò ha provocato un forte e ulteriore rimbalzo dei rendimenti, con conseguente rivalutazione del dollaro e ridimensionamento dell'oro (che fa i conti con un concorrente sempre più temibile e oltretutto generatore di cedole). Placida la reazione dei mercati azionari, stretti da un lato da una aggressività che in prospettiva dovrebbe - dovrebbe... - essere di difficile digestione; dall'altro da una stagionalità tipicamente benigna nei FOMC Day.
Al termine della seduta di ieri, la probabilità che la banca centrale americana aumenti nuovamente i tassi di interesse entro la fine dell'anno, è salita al 63%, dal 50% della vigilia. Ormai la circostanza è assodata. Nell'aggiornamento di metà anno del 2017 Yearly Outlook ci siamo soffermati sul livello che il Fed Funds rate dovrebbe raggiungere, affinché esso costituisca una oggettiva minaccia e per l'economia americana, e per Wall Street: rimandiamo a quelle pagine, sempre attuali.
Fino ad allora, resterà fermo il copione tracciato. Come si mostrava nel Rapporto Giornaliero di ieri, il 2017 sta ricalcando fedelmente l'andamento previsto ad inizio anno sulla base dei setup stagionali invernali; addirittura, siamo in ritardo rispetto al percorso idealizzato fino alla fine di quest'anno. In simili circostanze i consolidamenti sono opportunità da sfruttare per allineare i portafogli alle prescrizioni del modello di asset allocation.
La figura nel rapporto di oggi invece propone un suggestivo confronto fra l'andamento dello S&P500 nel corrente bull market, e la dimensione del bilancio della Federal Reserve, di cui da ottobre si prefigura il lento ma progressivo ridimensionamento. La correlazione fra le due misure è stata perfetta; perlomeno fino ad un anno e mezzo fa, quando Wall Street ha trovato forze e motivazioni per proseguire con le proprie forze.
Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net
Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento.
Leggi il Disclaimer »