Un finale d'anno brillante per un 2023 memorabile

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 29/12/2023 07:26

Gli investitori contano le plusvalenze accumulate nei passati dodici mesi. Prima elitario, il rialzo si sta diffondendo a tutte le pieghe dei listini azionari, lasciando senza parole chi per l'intero anno ha dissuaso dall'investire in borsa. Ma è tempo di voltare pagina.

La borsa americana ci tiene con il fiato sospeso. A 24 ore dalla fine di questo indimenticabile 2023, lo S&P500 si colloca a meno di 20 punti da un nuovo massimo storico. L’impresa sfugge al benchmark americano più noto, con gli indici Dow Jones Industrial e Nasdaq 100 che invece hanno agito da battistrada.
Non che il resto del mondo sia rimasto a guardare. Ben 7 dei primi 30 indici al mondo per capitalizzazione, si collocano nei dintorni dei massimi assoluti. Il MSCI ACWI ieri ha chiuso ai livelli più elevati da febbraio 2022, in crescita del 15% dai minimi di ottobre. Con una performance prossima al +20%, il 2023 sarà il migliore degli ultimi quattro anni. Ben 8 delle prime 25 borse al mondo per capitalizzazione, termineranno l’anno in guadagno di oltre il 20 percento: curiosamente, sul podio figura la piccola Piazza Affari, con tutto il suo carico di problematiche macro irrisolte; ma non Wall Street, nonostante il contributo delle cosiddette “Magnifiche Sette”.

Sarebbe anche il tempo di riscrivere una narrativa ormai superata, se non stucchevole. I due terzi delle compagnie dello S&P500 chiuderanno il 2023 in rialzo. Una dozzina di nomi vanta un raddoppio rispetto ai livelli di chiusura dello scorso anno: potrà sembrare poco, ma il 2.4% delle azioni a +100% è pur sempre la proporzione più ampia dal 2010 in poi.
In ben 9 settori su 11 dello S&P500, più del 90% delle società incluse si colloca sopra la propria media mobile a 50 giorni, riporta Sentimentrader. Il dato conferma una partecipazione corale al rialzo, e non più ristretta a “pochi” nomi. In assenza di una spiegazione coerente e convincente, molti osservatori si rifugiano nella narrativa del rialzo ristretto, che però non è più sostenibile. Ma risultando tuttora popolare, offre comodo asilo a molti. Chi può, indaga sul seguito nei mesi successivi di una partecipazione similarmente corale di questo tipo, e si organizza di conseguenza.

La metà delle prime dodici borse al mondo per performance da inizio anno, risiede nel Vecchio Continente. Lo Stoxx600 è ancora in ritardo rispetto ai vertici di inizio 2022, ma sta recuperando rapidamente terreno. Come si può notare, le quotazioni si sono spinte oltre l’ultimo diaframma rappresentato dal ritracciamento estremo del bear market del 2022, proponendosi ora di eclissare il vertice assoluto. Sulla carta, è soltanto questione di tempo.
Ma al di là delle considerazioni di breve periodo, è tempo di impostare le strategie per i prossimi dodici mesi. Sarà il 2024 Yearly Outlook a fornire tutte le risposte ad investitori, allocatori e gestori di portafoglio.

Gaetano Evangelista

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