Trump ed i mercati: friend or foe?

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 20/11/2024 09:20

Nonostante il consolidamento della passata settimana, resta una annata da incorniciare per tutti i mercati azionari mondiali. Neutralizzato il fattore geopolitico, ora gli investitori fanno i conti con una Federal Reserve meno disposta a concedere denaro a buon mercato.

Trump concede, Trump sottrae. I listini azionari americani conoscono un severo ridimensionamento dopo l’euforia post-elettorale, con lo S&P500 che cede poco più del 2% dopo aver raggiunto in modo esemplare l’obiettivo attorno ai 6 mila punti. Una soglia la cui tenuta a fine anno sarà di notevole rilevanza per la continuazione placida del bull market ciclico.

Resta una annata da incorniciare. Negli ultimi dodici mesi la borsa USA si piazza sul podio del G30, significativamente preceduta però da aree a dir poco turbolente come Taiwan (+32.5%) ed Israele (+31.4%); a conferma della irrilevanza del fattore geopolitico. Per la cronaca l’Italia (+15.9%) si colloca appena al di fuori della Top Ten; ma vi rientrerebbe in termini total return.

Fattori tecnici e politica monetaria hanno condizionato la passata ottava negli Stati Uniti. Il Delta System ha anticipato ed imposto una fase di consolidamento. Sul piano monetario Powell ha espresso evidente apprezzamento per l’andamento macro che genera un indice CESI delle sorprese economiche ai livelli più elevati del pianeta. Irrimediabilmente però questo rimuove numerosi tagli attesi del Fed Funds rate, per il quale la probabilità di una limatura a dicembre è nell’ordine di appena il 50%.

D’altro canto le vendite al dettaglio hanno battuto le stime degli analisti; ma è stato soprattutto l’Empire State manufacturing a lasciare tutti a bocca aperta: con un dato che anticipa la prospettiva di rilancio dell’economia americana. L’ultimo GDP Now, rilasciato venerdì dalla Fed di Atlanta, indica un’espansione nel Q4 del +2.5% annualizzato. Ma verosimilmente il dato è destinato ad ulteriore miglioramento nelle settimane a venire.

Una volta completato l’aggiustamento tecnico, Wall Street sarà pronta a riprendere il cammino rialzista suggerito dallo studio che compara il 2024 alle annate più somiglianti in termini di coefficiente di correlazione lineare.

Negli ultimi tre mesi lo S&P500 ha messo a segno una performance positi https://www.ageitalia.netva. Questo lo pone nella posizione migliore per risalire la china da qui alla fine dell’anno, come dettagliamo analiticamente nel Rapporto Giornaliero di oggi.

Gaetano Evangelista - www.ageitalia.net

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