Si profila una sorpresa clamorosa per gli EPS americani

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 03/02/2021 09:45

Le vittime blasonate del rialzo dei mercati, si arricchiscono di un altro nome noto: Jim Simmons, leggendario gestore di fondi hedge. Grave errore quello di non aver prestato attenzione ai segnali dell'analisi tecnica emersi in tempi non sospetti.

Il minimo atteso alla fine di gennaio si materializza con precisione svizzera, al pari della conseguente reazione verso l’alto degli indici azionari; in taluni casi, come in Italia, favorita dall’elegante pattern di inversione sperimentato venerdì sul FTSE MIB e su innumerevoli azioni quotate. Resta ovviamente da stabilirsi profondità e durata di questo rimbalzo: su questo rimandiamo a quanto anticipato nei giorni passati sul Rapporto Giornaliero.
Naturalmente al rimbalzo partecipano anche gli Stati Uniti, galvanizzati da un ritorno dei volumi senza precedenti. Dicono che una tendenza è nulla se non confermata da adeguato turnover: dopo tanti anni, gli scettici sono finalmente serviti. Peccato che a questo giro non partecipino le mani forti: ieri è stato reso nota la performance del celebre e celebrato Reinassance Technologies, il fondo del Quant guru Jim Simons. Nel solo mese di gennaio, il saldo ha sfiorato il -10%. Dal piedistallo alla polvere il passo è breve.
La stagione degli utili nel frattempo è entrata nel vivo. A ieri, 184 società dello S&P500 avevano riportato i dati di bilancio del quarto trimestre. Ebbene, l’81.5% ha segnalato EPS di gran lunga superiori alle attese: se è vero che la proiezione per il Q4 si attesta ora al -0.98%. Poche settimane fa la stima era per una contrazione annuale degli utili operativi, a doppia cifra percentuale. Di questo passo, fra pochi giorni la sorpresa delle sorprese: le compagnie americane potrebbero segnalare un volume di profitti superiore ai livelli di fine 2019, nonostante il CoViD.

Al solito, il mercato azionario ha fiutato prima dei cosiddetti esperti, conseguendo gli inevitabili nuovi massimi storici.
Venerdì lo S&P500 ha marginalmente penetrato la media mobile a 50 giorni, molto osservata dagli investitori istituzionali. Il rapporto di oggi si sofferma dettagliatamente sugli effetti di questo break: emerge una tendenza molto marcata, in particolar modo nel medio periodo (sei mesi). Si tratta di una statistica sulla quale ancora una volta costruire una proficua e redditizia strategia operativa.

A cura di Gaetano Evangelista
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