Presto dovremo fare i conti con il declino del CESI

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 10/05/2018 14:37

Piazza Affari svolge il suo bravo compitino, sperimentando un rimbalzo doveroso, alla luce della sollecitazione degli argini di breve periodo: il massimo di gennaio, precedentemente superato, nonché il supporto giornaliero. Sarebbe spiacevole, seppur soltanto in ottica ravvicinata, spingersi sotto i minimi registrati in occasione della seduta di martedì.

Presto o tardi, però, bisognerà fare i conti con la vistosa discrepanza venutasi a creare fra la performance di Piazza Affari e la congiuntura economica domestica. Come evidenzia il Rapporto Giornaliero di oggi, storicamente il tasso di variazione a 17 settimane (4 mesi) dell'indice MIB, manifesta una elevata correlazione con l'andamento del CESI Italia: l'indice che misura l'entità continuativa delle sorprese registrate sul fronte economico. Un flusso di dati macro inferiori alle attese, provoca una pendenza negativa del CESI, che finisce per zavorrare irrimediabilmente le performance di mercato. Da dicembre in avanti, però, le due misure si sono reciprocamente ignorate; con la variazione del MIB che ha sostanzialmente galleggiato sopra la linea dello zero, a fronte del persistente declino del CESI: che segnala la concreta probabilità di deterioramento delle statistiche ufficiali di crescita, che saranno rese note nei mesi a venire. Sicché o il mercato risulta riluttante ad agire come meccanismo di sconto, come ha sempre fatto; o presto assisteremo ad un riallineamento: presumibilmente, verso il basso.

Questo, mentre Wall Street esce finalmente dalla congestione triangolare in cui si è inserita da gennaio in avanti. Merito perlopiù delle midcap, con il Russell 2000 ora ad un passo dai massimi assoluti; lo S&P essendo rimasto tuttora attardato. Ci siamo già soffermati sugli obiettivi del più osservato fra gli indici USA, e in termini di quotazione, e in termini temporali. Un aspetto interessante che va emergendo, è la sottoperformance che incomincia a manifestarsi a Piazza Affari rispetto a Wall Street: con il rapporto fra MIB e S&P, in euro, che punta verso il basso già da due settimane. In modo fisiologico, per ora. Ma bisognerà adesso prestare attenzione ai supporti.



Gaetano Evangelista
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