Piazza Affari costretta a salire per non sprofondare

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 10/02/2017 12:17

L'interessamento millimetrico del supporto-obiettivo indicato sull'indice MIB poco sotto i 18500 punti, favorisce una reazione confortante, in ottica bullish: nel breve periodo, resta difendibile l'interpretazione che vede Piazza Affari all'interno di un nuovo impulso rialzista che dovrebbe condurre alla formazione di nuovi massimi, superiori a quelli di gennaio. Naturalmente la vitalità delle ultime 48 ore è condizione necessaria, ma ancora insufficiente a garantire questo scenario. In un certo senso la borsa italiana è costretta a salire, onde evitare il peggio; che scaturirebbe dalla violazione di questo supporto vitale.

In ottica di lungo periodo, difatti, permangono le criticità sollevate nel 2017 Yearly Outlook. Ci riferiamo al quadro macroeconomico, e alla dinamica deludente del credito erogato al settore privato: un aspetto su cui ritorniamo oggi, approfittando dell'aggiornamento rilasciato ieri dalla Banca d'Italia.
Vedremo se l'indice MIB troverà la forza per avvicinare e sollecitare le resistenze che ne hanno contenuto l'ascesa a gennaio. Un altro indice in analoga condizione è l'Eurostoxx50.

Gli preferiamo sotto il profilo tecnico il MSCI Euro Index, ma come si può notare anche l'indice delle prime cinquanta società europee per capitalizzazione è alle prese con uno scoglio non trascurabile: la linea di tendenza che connette i massimi del 2000 e del 2007. Sull'indice delle prime 120 società dell'Eurozona la trendline è più "pulita" e risulta tuttora distante dalle quotazioni correnti; cionondimeno l'incidenza di questo ostacolo - e l'interessamento recente della proiezione fra 3340 e 3390 punti - suggerisce una robusta dose di cautela, nell'immediato.


Gaetano Evangelista
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