Piazza Affari bullizza le Magnifiche Sette

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 21/03/2025 11:18

Italia e Germania sugli scudi, Stati Uniti nella polvere dopo l'inaugurazione della seconda presidenza Trump. Nulla di fatto scontato per il FOMC: le speranze di taglio sono rimandate alla prossima estate. Investitori sconfortati.

Il mercato azionario americano affronta il secondo FOMC di quest’anno, in tono a dir poco dimesso. Il declino del 6% dall’ultima riunione del braccio operativo della Federal Reserve, è il più marcato dal ribasso sperimentato fra i FOMC di maggio e giugno 2022; in quella che sarebbe risultata una correzione poi tramutatasi in formale bear market.
Il mercato a termine non si fa illusioni. Una qualche probabilità di taglio del Fed Funds rate è prezzata per maggio, ma verosimilmente prima di fine luglio non se ne farà niente. Casomai l’attenzione stasera sarà rivolta verso la revisione delle aspettative (SEP) dei membri del direttorio e soprattutto la conferenza stampa di Powell: che rappresenta da alcuni anni una svolta, in negativo, dell’andamento intraday dei listini americani.

Si allarga sempre più il divario rispetto agli indici azionari europei. Mentre lo S&P500 dal giuramento di Trump cede il 6.4%, Germania e Italia mantengono una abbondante doppia cifra di guadagno: rispettivamente, +15.59 e +12.85%. Un’autentica deriva, risultato verosimilmente di una ferita autoinflitta.
Il sondaggio mensile condotto da Bank of America conferma tale disagio. Le aspettative di crescita economica sono in caduta libera. Quasi un gestore su 4 si aspetta un rallentamento del ritmo di crescita nei prossimi dodici mesi: è la seconda peggiore proporzione dal 1994, dopo il panico di marzo 2020. Dal sovrappeso record di dicembre siamo passati ad una percentuale netta di 23 punti di sottopeso dell’Equity in portafoglio. Di riflesso, risale la quota destinata alla liquidità.
Sconsolati gli analisti: con i ribassisti che, stando al sondaggio settimanale di Investors Intelligence, superano i Tori. Una prevalenza storicamente rara.

Ancora una volta la borsa americana è tradita dalle società tecnologiche in senso ampio: ieri sera le Comunicazioni hanno ceduto il 2.14%, i Consumer Discretionary l’1.9% ed il Tech l’1.65%. Le Magnifiche Sette sono diventate le Malefiche Sette, e lo S&P500 nella versione equiponderata, per la prima volta da inizio 2023 assume la leadership nei confronti dell’indice pesato per capitalizzazione. Una evoluzione, adesso formalizzatasi, che conferma le indicazioni operative di inizio inverno.
Stridente il contrasto fra questo bollettino di guerra, ed i nuovi massimi storici migliorati ieri sera a Piazza Affari con riferimento agli indici total return. Considerando i (generosi) dividendi distribuiti, la performance del listino azionario italiano sfiora il 213% dal minimo di cinque anni fa. 
Un investimento sarebbe insomma più che triplicato dal 2020. Altro che Magnifiche Sette...

Gaetano Evangelista - https://www.ageitalia.net/

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