Permane un problema di qualitÃ del rimbalzo

Gaetano Evangelista - 18/09/2015 16:54

La Fed ha avuto paura. Facendo proprie le istanze di chi auspicava cautela e buon senso - fra cui un gruppetto di persone che ieri si è riunito davanti alla sede della Federal Reserve protestando per un eventuale aumento dei tassi di interesse - la signora Yellen è vistosamente tornata sui propri passi, evidenziando il deterioramento delle aspettative inflazionistiche, il rallentamento della crescita globale e l'irrigidimento delle condizioni finanziarie negli Stati Uniti come valide ragioni per posporre l'avvio della normalizzazione della politica monetaria USA. Riviste verso il basso le previsioni su crescita del PIL e inflazione, rispetto alla riunione di giugno; e fra i membri del direttorio c'è stato persino chi ha disegnato "puntini" che contemplano aspettative di tassi Fed negativi per il 2015 e parte del 2016.

Inutile dire che siamo sollevati, e compiaciuti per dichiarazioni che in larga misura ricalcano le argomentazioni e le obiezioni modestamente sollevate negli ultimi giorni. Si pone però adesso un problema di credibilità da parte della responsabile della politica monetaria USA, collocatasi in modo un po' maldestro in una situazione lose-lose da cui sarà ora difficile uscire.

Il mercato azionario americano ha reagito come tutti sappiamo: con una robusta dose di volatilità e con un ripiegamento nel finale che rimanda l'eventualità di una contro-rottura rialzista. Sullo sfondo, malgrado il recupero dai minimi di agosto, permane un problema di qualità del rimbalzo, con l'Up Volume tuttora prevalente soltanto di misura rispetto al Down Volume. Inutile dire che in circostanze simili, venendo da un bottom primario, la componente benigna degli scambi era a questo punto di gran lunga egemone.

Si riparte dunque con gli indici a ridosso delle resistenze. Questo vale anche per Piazza Affari, con il MIB sempre alle prese con la barriera costituita dalla media mobile a 200 giorni e dal ritracciamento della metà della discesa di luglio-agosto. Non si passa, per il momento.

Gaetano Evangelista
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