Per i mercati una salutare pausa agostana

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 07/08/2023 11:28

Mentre gli investitori entrati lo scorso inverno contabilizzano succulente plusvalenze, gli autoesclusi dal bull market osserveranno il possibile ripiegamento dei listini azionari, scambiandolo probabilmente per inizio di un improbabile bear market.


C’è voglia di alleggerimento fra gli operatori. Il Dow Jones fa ancora una volta storia a sé, progredendo per la 16esima volta nelle ultime 17 sedute (un record postbellico), mentre S&P500 e Nasdaq si concedono una pausa rigeneratrice. Dal minimo dello scorso autunno alla fine di luglio le azioni americane – impiegando il Russell 3000 come proxy – hanno guadagnato circa 10 trilioni di dollari di capitalizzazione.
Per lo S&P500 il 2023 risulta al momento il decimo anno migliore di una storia ormai quasi centenaria, con un progresso che in sette mesi sfiora il 20% dividendi inclusi. Nella Top Ten dal 1926 l’anno a noi più vicino risale al 1997. Ecco che diventa non così retorico parlare di una autentica esperienza generazionale.
Ciò ovviamente non esclude la possibilità che un mese dalla stagionalità certo non irreprensibile, possa far registrare salutari consolidamenti. Anzi, sarà proprio la reazione degli investitori di fronte all’eventualità di declini nelle prossime settimane, a fornire ragguagli circa gli umori dominanti.

Al momento certo gli impressionanti utili trimestrali del secondo trimestre non stanno affatto impressionando gli investitori. Ma molto probabilmente ciò dipende dalla necessità di concedersi una pausa, fotografata dal nostro modello previsionale, proposto nell’aggiornamento di metà anno del 2023 Yearly Outlook (pagina 143): siamo giunti al punto in cui lo S&P dovrebbe ripiegare, prima di rimbalzare.
Sensazione suffragata dal setup di esaurimento del rialzo, sperimentato ieri sera a Piazza Affari: un vistoso Sell Sequential setup, che ricalca quanto già visto a metà giugno.

Che il mercato azionario possa vivere le prossime settimane all’insegna della riflessione, è confermato infine dal modello previsionale proposto ad inizio anno, e basato sulla combinazione di Santa Claus Rally, First Five Days e gennaio positivi, dopo un anno contraddistinto da bear market come è stato il 2022. Un modello che sette mesi fa ci ha consentito, in splendida solitudine, di chiamare un bull market di cui soltanto ora si è accorta la massa.
Naturalmente lo S&P500 rispetto al copione è stato libero di muoversi ora al di sopra, ora al di sotto del percorso ideale. Ad evidenza ora lo scostamento benigno risulta considerevole: non che finora sia risultato un problema, ma la stagionalità impegnativa potrebbe agevolare l’impresa di riallineare la realtà alla teoria, prima della ripartenza autunnale.

 

di Gaetano Evangelista
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