Nuovo massimo storico per la borsa americana!

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 12/07/2016 13:22

Era nell'aria. Grazie ad una poderosa spinta in termini di Up Volume e ampiezza di mercato, lo S&P500 finalmente migliora il massimo assoluto di maggio 2015, realizzando un nuovo massimo storico, e prolungando l'anzianità del corrente bull market; iniziato a marzo 2009 e formalmente mai venuto meno da allora. Con la seduta di ieri, questa straordinaria esperienza rialzista risulta la seconda più longeva della storia ultracentenaria di Wall Street, dopo lo straordinario Toro di fine del secolo scorso.

Ad onor del vero, lo S&P affronta ostacoli non secondari: le valutazioni eccessive, in uno con un monte utili ancora calante rispetto ad un anno fa, sono dissuasori difficili da ignorare. Tuttavia l'esperienza storica suggerisce che è sempre buona norma assecondare le rotture rialziste, quando si concretizzano dopo una pausa prolungata, come quella appena venuta meno. Soltanto un "Toro tecnico", dunque? sì, per il momento sì: ma ciò basta per essere positivi sulla borsa americana.

Difatti i listini europei sono ancora trattenuti da fattori di incertezza frenanti. A differenza dello S&P, il MSCI Euro non si è ancora prodotto in una convincente rottura: come si può notare, malgrado il recupero siamo ancora ben al di sotto della fascia spartiacque costituita dalla media mobile a 12 mesi, passante correntemente poco sopra i 1000 punti di indice. Dovessimo avere ragione di questa barriera, lo scenario muterebbe in meglio anche per i listini continentali.

Discorso analogo vale per Piazza Affari, che pur si sta risollevando dai minimi, in linea con il rimbalzo ora abbozzato dalla sterlina (sì: la Brexit ci ha penalizzati). Ieri l'indice MIB ha chiuso di misura oltre lo short stop giornaliero, formalizzando il ritorno all'uptrend di breve periodo; ma evidentemente gli investitori cercano a ragione conferme più consistenti. Toccherà loro pazientare...


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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