Le borse cercano di recuperare il ritardo

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 05/05/2022 10:20

Questa sera il FOMC aumenterà i tassi ufficial di mezzo punto percentuale, per la prima volta dal lontano 2000. Attesa una reazione benigna da Wall Street, che nelle prossime settimane sarà chiamata a colmare il divario rispetto alle indicazioni dei modelli previsionali.

La scadenza ciclica del Delta System intercetta dunque il minimo, e rilancia i listini azionari, che cercano ora di archiviare il consolidamento avviato alla fine di marzo. Si lavora all’ipotesi di una riduzione del divario accumulato dal mercato, rispetto a modelli previsionali sì negativi da tempi non sospetti; ma che hanno errato per difetto la profondità dell’aggiustamento.

In questo contesto, sopraggiunge l’appuntamento con il FOMC; che non dovrebbe produrre sorprese, almeno per quanto concerne i tassi ufficiali di interesse. La previsione plebiscitaria è per incrementi da 50, 75 e ancora 50 punti base per le riunioni attese da qui a fine luglio; con il mese di settembre ancora dubbio circa l’entità dell’incremento. Mezzo punto percentuale di aumento non era consegnato dal lontano 2000. Ormai gli aggiustamenti da 25 punti base sono storia del passato.

Casomai il meeting di oggi e la successiva conferenza stampa, dovrebbero fornire ragguagli circa le modalità di gestione del ridimensionamento del bilancio Fed, che andrà a rafforzare l’inasprimento in atto delle condizioni finanziarie complessive, assieme alla rivalutazione del dollaro USA ed all’ispessimento degli spread creditizi. Una manovra a tenaglia da parte di una banca centrale il cui vertice ha ammesso di aver preso un abbaglio circa la temporaneità dell’inflazione; soltanto dopo la riconferma per un secondo mandato. Si pone evidentemente un problema di credibilità, che sarà dura da riconquistare. Con un’inflazione sopra l’otto percento, raddoppiare il Fed Funds rate oggi, servirà a ben poco.

L’unica consolazione immediata è che, nei non molti episodi storici di aumento del Fed Funds rate da mezzo punto percentuale (tre volte nel 1994, una volta nel 1995 e nel 2000), lo S&P500 ha reagito mettendo a segno una performance media del +0.53% alla fine della seduta.
Piazza Affari capitalizza al meglio il setup bullish (SMTP) formalizzato una settimana fa, riportandosi a ridosso della resistenza giornaliera. Nella non improbabile ipotesi di una formale inversione di tendenza, l’obiettivo da monitorare coinciderebbe con l’orbita della media mobile a 200 giorni, situata fra 25120 e 25620 punti. Sarà difficile avere ragione di tale barriera al primo tentativo. Ma, verosimilmente, c’è tempo per recuperare il ritardo fino alla fine del mese.

Articolo a cura di Gaetano Evangelista
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