La differenza fra "più restrittivo" e restrittivo tout court

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 15/05/2018 11:25

Bizzarro rilevare come, al termine di una settimana complessivamente positiva per i mercati azionari, gli unici due listini a pagare pegno siano stati quelli di Arabia Saudita e Italia: vale a dire, le piazze che conducono il ranking per performance dei listini dall'inizio dell'anno. L'indice MIB in particolare ha più volte sollecitato il supporto definito dal massimo di gennaio, precedentemente superato. Si direbbe una reazione fisiologica e non temibile, benché sia strano che il mercato appaia così generoso nel fornire seconde opportunità. Ad ogni modo, anche in ottica di breve periodo l'onere della prova spetta ai ribassisti.

Formalmente, la situazione dei mercati azionari mondiali arride ai Tori. Il MSCI Index è rimbalzato efficacemente sullo spartiacque rappresentanto dalla sua media mobile di medio-lungo periodo. Si potrà sospettare che trattasi di un mero rimbalzo, parte di un processo di consolidamento e magari anche di distribuzione (come appare più evidentemente sugli indici di Wall Street); ma, nelle attuali condizioni, è difficile assumere una impostazione propriamente bearish, a fronte di un ciclo economico ancora benigno seppur maturo e in rallentamento. Ovvero, con aziende che ridono di gusto quando si ventila la remota ipotesi di una recessione dei profitti.

Ma quando mai? Prima che sopraggiunga un bear market, i margini di profitto dovrebbero svoltare verso il basso, e la politica monetaria dovrebbe passare da "più restrittiva", a restrittiva tout court. È naturale che l'asset allocation registri questo conflitto, proponendo una esposizione in azione ragionevole, sebbene inferiore ai tempi belli: quando tutti i tasselli suggerivano una accentuata aggressività. Di questo contesto a beneficiarne sono soprattutto i trader, abituati a sguazzare fra cicli minori che si alternano, nell'ambito di una fase sostanzialmente laterale, sebbene volatile. Lo stesso MSCI Index, citato e mostrato, dopotutto da inizio anno vanta una performance di poco superiore all'1%; grazie soprattutto all'andamento delle ultime tre sedute.



Gaetano Evangelista
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