L'ipotesi del consolidamento prende corpo

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 21/07/2021 09:43

Una volta conseguito l'appuntamento stagionale di metà luglio, i mercati azionari sono risultati vittima della forza di gravità. Un consolidamento a questo punto è contemplato dall'Outlook per il secondo semestre, dove sono prospettate in dettaglio gli scenari per la seconda metà dell'anno.

L'esaurimento degli influssi stagionali benigni si fa sentire. Lo S&P500 sale lunedì ad un nuovo massimo storico, il 39esimo quest’anno, prima di cedere ai realizzi per tutto il resto della settimana. Impressiona la reazione tutt’altro che entusiasta alla diffusione delle trimestrali: segno che questa volta l’asticella delle aspettative è stata collocata su livelli insostenibilmene elevati, rendendo concreta la possibilità di delusioni.

Per lo S&P500 un consolidamento nella seconda metà del mese sarebbe del tutto fisiologico e benvenuto. Se l’anno proseguisse a questi ritmi, i nuovi massimi storici alla fine del 2021 sarebbero ben 72: soltanto una volta, dal Dopoguerra, il conteggio è risultato superiore. Questo a riprova dell’eccezionalità della spinta rialzista in atto. L’anno citato peraltro risulta il più simile al 2021, in termini di correlazione statistica. Sarà interessante verificare se nei prossimi mesi il mercato azionario ricalcherà quel copione. Intanto il nostro modello di asset allocation, saggiamente, ha tagliato l'esposizione azionaria, come già segnalato.

L’indice americano ha chiuso in calo, dell’1%, subito dopo aver toccato un massimo annuale. Gli ultimi trenta episodi analoghi sono stati seguiti da un miglioramento delle quotazioni dopo due settimane, in soli 11 casi; con una performance media in ambo i casi in valore assoluto del 2%. Questo conferma la probabilità che si vadano a sollecitare gli argini che sorreggono il rialzo, prima di ripartire.

Anche il Nasdaq si concede una pausa, dopo otto settimane positive di fila. Una sequenza bullish sperimentata in tutto una quindicina di volte da quando esiste l’NDX. In precedenza, se a distanza di un mese la frequenza positiva è stata di appena il 50%, dopo tre, sei e dodici mesi Times Square ha manifestato ben altre statistiche, come commentiamo nel Rapporto Giornaliero di oggi. Questo conferma le previsioni riportate nell'aggiornamento di metà anno del 2021 Yearly Outlook, rilasciato per gli abbonati la scorsa settimana, e di cui caldeggiamo la lettura.

Articolo a cura di Gaetano Evangelista
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