In extremis, l'ultimo supporto ha retto

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 17/06/2016 13:40

I mercati azionari globali si preparano al giro di boa di metà anno, con performance tutt'altro che esaltanti: fra le prime 25 borse al mondo per capitalizzazione, soltanto 10 vantano un saldo annuale provvisorio; e due (Brasile e Russia) a doppia cifra percentuale. L'anno scorso, di questi tempi, le borse dal saldo positivo erano 17, e Mosca e San Paolo erano fra le peggiori. Persino Piazza Affari vantava un bilancio in verde, sebbene già a giugno 2015 si scorgessero i numerosi segnali di inversione di tendenza di lungo periodo, che soltanto nella prima parte di quest'anno hanno costretto l'indice MIB ad una perdita di valore prossima ad un quarto.

Esaminando acriticamente il quadro tecnico dei mercati, si incomincia a scorgere una condizione di eccesso: nel paniere del MSCI Euro, le società in uptrend (chiusura superiore alla media mobile a 50 giorni) sono meno del 10% del totale; nel paniere dell'indice MIB 39 società su 40 sono in downtrend, e 36 su 40 presentano un MACD inferiore allo zero.

La difficoltà in questo momento consiste nel calcolare i supporti che fanno la differenza: le quotazioni risentono ancora dello stacco dei dividendi. Le soluzioni in questo caso sono due: o ci si affida agli indici "total return", che peraltro in precedenza hanno evidenziato delle rotture difficilmente sanabili; o si usa il future sull'indice. In questo caso si scorge, in occasione della seduta di ieri, il raggiungimento di un argine di cruciale rilevanza: trattasi dell'ultimo supporto, prima del minimo di inizio anno.

La reazione di ieri incoraggia: legittima l'aspettativa di un rimbalzo. Giova però rilevare come il momentum stia confermando il ribasso, con la formazione di nuovi minimi. Mancano divergenze bullish, il che fa pensare che un rally, qualora il supporto reggesse, sarebbe comunque destinato ad essere seguito da nuovi minimi. Ma, per l'appunto, scendere sotto il bottom di ieri implicherebbe la probabilità quasi automatica di abbattere il minimo di febbraio. È una questione di "quando", non di "se"...


Gaetano Evangelista
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