Il "sandwich" sulla borsa americana

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 04/01/2024 07:37

Gli investitori archiviano un 2023 memorabile sul mercato azionario, e tutto sommato deludente sul reddito fisso. La domanda che tutti si pongono è se nel nuovo anno si potrà confidare in una estensione delle tendenze benigne degli ultimi due mesi.

Qualcuno avrà avuto l’ardire di mostrarsi deluso: il famoso rally di Natale, accreditato di una performance storica media del +1.3%; non si è concretizzato del tutto: con un saldo nelle ultime cinque sedute del 2023 del +0.5% per lo S&P500 (ma mancano ancora due giorni per chiudere la finestra).

In suo luogo, un imperioso rialzo del 13.75% negli ultimi due mesi dell’anno, che ha prodotto il secondo più massiccio “rally dell’ultimo bimestre” per Wall Street, dal 1950 ad oggi. Un rally maturato al termine di nove settimane positive di fila – una successione che non si sperimentava dal lontano 2004 - che ha contribuito a generare ricchezza soltanto negli Stati Uniti per oltre 8 trilioni di dollari negli ultimi dodici mesi.

Sarà interessante, ora che abbiamo archiviato una annata memorabile, rilevare se il mercato sarà così gentile da fornire un ulteriore seguito del bull market. Impera una quiete apparente. Le ultime settimane hanno fatto registrare una stasi delle quotazioni azionarie, che richiamano l’operato dell’intero 2023. Al 23%, la distanza fra massimo e minimo dello S&P500 nel corso dei passati dodici mesi, ha definito il range più contenuto degli ultimi cinque anni. Uno sblocco deciso della situazione è prevedibile, e ci sono concrete possibilità che questo avvenga verso il basso, dopo aver conseguito la prima scadenza ciclica del Delta System dell’anno: un appuntamento che per la regola della alternanza dovrebbe intercettare appunto un massimo di mercato.

Si registrano TD Sell Sequential setup sui principali indici monitorati: All Share Italia e FTSE MIB, Eurostoxx50, Nasdaq e S&P500, e MSCI World, fra gli altri. Si consolida l’idea di un ridimensionamento nelle prime settimane di questo nuovo anno.

Nel frattempo un’occhiata al grafico annuale della borsa americana, mostra una curiosa conformazione “a sandwich”: con l’evoluzione ribassista del 2022, ben racchiusa all’interno di due anni ampiamente positivi. Non siamo in grado di rivelare se si tratti di un pattern codificato ma, aguzzando la vista, dal Dopoguerra ad oggi scorgiamo soltanto due precedenti, con l’evoluzione negli anni successivi che avrebbe ancora una volta appagato gli investitori.

di Gaetano Evangelista

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