Il migliore investimento a disposizione

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 25/04/2023 12:17

Negli ultimi dieci anni, nonostante i postumi della crisi dei PIIGS, recessioni, guerre, boom energetici e tanto altro; chi ha puntato sulla borsa europea ha portato a casa una performance media dell'8.5 percento all'anno, dividendi inclusi. Non ce n'é stata per nessuno.

 

Settimana di perfetto stallo per i mercati finanziari, che smaltiscono in modo assolutamente indolore la vivace reazione conseguita al fallimento di Silicon Valley Bank di ormai cinque settimane fa. 
In effetti sia gli Orsi che i Tori possono fornire argomentazioni a loro favore: i primi puntano il dito contro l’incapacità di avere ragione dei massimi di febbraio, la distanza che separa le quotazioni dai picchi di inizio 2022, nonché l’anomalia di un’ottava insolitamente negativa dal punto di vista stagionale. I secondi evidenziano la notevole performance conseguita da inizio anno in un contesto esogeno decisamente impegnativo, nonché il secondo miglior saldo della storia (+0.3% giornaliero) conseguito mediamente quest’anno dopo le sedute negative dello S&P500: è il ritorno del Buy on Dips, argomentano...
Migliore prova della vitalità del mercato in questo momento risulta il tono dei finanziari, che in effetti terminano la settimana in progresso, rilanciati dalla stabilizzazione dell’accesso alla finestra di sconto ed al BTFP della Fed. Anche la raccolta netta dei fondi monetari ha fatto registrare un deflusso come non si vedeva dal 2020, a riprova della stabilizzazione del sistema.
Questo ha comportato un ritorno di attenzione verso i temi economici più comuni: la stagione degli utili, che questa ottava entra nel vivo, con il 60% delle compagnie dello S&P che riporterà nelle prossime due settimane, e la questione tuttora irrisolta del tetto del debito federale.
Su questo fronte è da registrare la delusione generata dal Tax Day di metà aprile: con le entrate fiscali secondo Goldman Sachs di un abbondante 20% inferiori a quelle di un anno fa. Ciò comporta la concreta possibilità che il limite sia raggiunto a fine luglio, se non prima. Immediata la reazione dei CDS: servono ora 9600 dollari per assicurare una emissione di Treasury da 1 milione di dollari. Rispetto ai 1400 dollari di inizio anno. Altro che titoli risk free...
Si parlerà molto nelle prossime settimane della possibilità di default tecnico (ora al 2%) da parte degli Stati Uniti; e questo sta certamente contribuendo ad allontanare gli investitori dai listini americani. Non è affatto un caso che le borse europee vadano decisamente meglio, con lo Stoxx600 che negli ultimi sei mesi ha messo a segno la seconda migliore extraperformance, su questo arco di tempo, e rispetto allo S&P500, degli ultimi vent’anni.
Merito senza dubbio anche del mai abbastanza sufficientemente apprezzato flusso cedolare, che nel lungo periodo fa la differenza. In effetti, in termini total return l’Eurostoxx ha raggiunto di recente un nuovo massimo assoluto, eclissando il picco di inizio 2022. Non dovesse bastare questo aspetto, si consideri come negli ultimi dieci anni, mediamente, le borse europee hanno fornito agli investitori un ritorno medio annuo del +8.5%. Quale forma di investimento ha potuto mai competere negli ultimi due lustri con il mercato azionario?

 

a cura di Gaetano Evangelista
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