Il mercato fornisce informazione da ponderare con attenzione

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 16/01/2015 14:41

È terremoto sui mercati. Come se la volatilità in questo scorcio iniziale d'anno non fosse stata sufficiente. La decisione improvvisa della Banca Nazionale Svizzera genera ripercussioni in tutto il mondo; in una classica applicazione della teoria del caos, secondo cui notoriamente il batter d'ali di una farfalla in Brasile provoca un tornado nel Texas. Wall Street, che nel 2014 non ha mai fatto registrare una sequenza di più di tre sedute negative di fila, quest'anno ha già messo a segno ben due volte una successione di cinque giornate consecutive in rosso. Mentre a Piazza Affari l'escursione giornaliera in valore assoluto ha superato l'1.5% in ben 6 delle ultime 9 sedute.

Questa divergenza comportamentale ha prodotto un vistoso angolo acuto sul grafico del rapporto fra MIB e S&P, da tempo inclinato verso il basso. È utile collocare questo recupero di forza relativa nel contesto appropriato, per capire se il fenomeno degli ultimi giorni è passeggero o strutturale. Di sicuro le ultime sedute ci stanno fornendo informazioni di valenza prospettica non sempre limpide e lineari, ma da ponderare con estrema attenzione.

Per dirne due: non possiamo fare a meno di rilevare come Piazza Affari abbia rispettato la prescrizione di un minimo all'inizio della corrente settimana, prodotta dal modello ciclico-stagionale, di cui sarà resa presto disponibile la versione per l'intero anno (il 2015 Yearly Outlook sarà consegnato agli abbonati la prossima settimana). Certo, siamo esitanti ad assegnare fiducia cieca a questo modello previsionale dopo appena un paio di settimane di vita; ma se stasera dovessimo chiudere oltre lo short stop giornaliero, toccato ieri sul finale, la credibilità risulterebbe esasperata.

Lo S&P nel frattempo si spinge sotto ai 2000 punti. Niente di drammatico, al di là dell'effetto "perdita della cifra tonda". Ma ieri si rilevava l'importanza strategica di posizionarsi lunedì prossimo oltre una soglia che, a 48 ore dall'appuntamento descritto, si va allontanando. E ciò avrebbe ripercussioni tutt'altro che trascurabili, come sarà meglio chiaro nell'Outlook annuale in ultimazione.



Gaetano Evangelista
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