Il minimo autunnale delle piazze azionarie è stato segnalato con largo anticipo: un bottom era atteso «fra il 10 ed il 13 ottobre». Con analoghe modalità è stato anticipata la ripartenza delle ultime settimane. E ora che ci aspetterà nei mesi a venire?
L’inflazione di maggio negli Stati Uniti non delude le rosee aspettative della vigilia. L’indice generale mostra una crescita adesso contenuta al +4.05%, nonostante l’espansione ancora sostenuta dei prezzi del settore immobiliare e delle auto usate. Si trattava, come sappiamo da tempo, della penultima release prima che il confronto anno su anno si riveli molto meno benigno.
Il +1.2% di crescita annuale registrato dal CPI a giugno 2022, infatti, rende scontata un’ulteriore flessione del CPI fra un mese. Realisticamente il tasso di inflazione scenderà nei dintorni del 3.0% prima di subire rinnovate pressioni verso l’alto. Ma il dato di ieri basterà al FOMC per annunciare questa sera un rinvio a luglio circa la decisione di aumentare il costo del denaro. Sarà interessante soprattutto verificare l’orientamento circa il livello che i tassi ufficiali raggiungeranno alla fine dell’anno, stando ai “puntini” che i governatori aggiorneranno rispetto all’orientamento proposto a dicembre.
Il mercato ha apprezzato, con lo S&P500 che ha conseguito una performance in linea con le attese fatte circolare da JP Morgan ieri mattina. D’altro canto, Wall Street è passato nel giro di otto mesi dalla quotazione più bassa, a quella più elevata delle ultime 52 settimane: un ribaltamento benigno fatto registrare soltanto altre 21 volte dal Dopoguerra ad oggi. Un campione abbastanza ampio per consentire di stilare delle riflessioni oggettive circa il sentiero che ci aspetta nei prossimi mesi.
La borsa americana è ripartita quando elevate erano le attese in tal senso: da cinque anni e mezzo il Dow Jones consegue minimi degni di nota ogni 7-8 mesi, come si può apprezzare dal Rapporto Giornaliero di oggi. La distanza che ci separa dal bottom di ottobre, ha contraddistinto diversi transiti da minimo a minimo negli anni passati. La ciclicità del mercato si è ripetuta.
di Gaetano Evangelista
https://www.ageitalia.net/
Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento.
Leggi il Disclaimer »