Il declino della Mela

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 27/04/2016 18:07

Le borse manifestano una tenuta lodevole. Vale in particolar modo per Piazza Affari, reduce dal test dello short stop settimanale, dalla formalizzazione giovedì scorso di un Sell Sequential setup di DeMark, e da un apparente indebolimento della tendenza, segnalato dal nostro oscillatore di momentum. Ciò malgrado, le quotazioni sono tornate sui propri passi, manifestando quasi la volontà di rompere la congestione degli ultimi giorni. Circostanza che nel caso condurrebbe l'indice MIB diritto alla proiezione discussa nel rapporto di oggi; con conseguente miglioramento del massimo di marzo.

Nel frattempo Wall Street segna il passo, e scivola a negoziazioni ufficiali chiuse, dopo il rilascio di dati poco incoraggianti da parte di Apple (che da sola sottrarrà oggi in apertura lo 0.2% allo S&P500). Cento dollari investiti sulla Mela in occasione della IPO del 1980 sarebbero diventati oggi 64.000 dollari, senza considerare i dividendi. Ma la sensazione è che un'epoca si sia conclusa, e non è un caso che il Comitato che sovraintende al paniere del Dow Jones, abbia fatalmente deciso di inserire AAPL nel paniere dell'indice, soltanto in occasione del massimo assoluto...

Restando a Wall Street, e al Dow Jones, il grafico di oggi permette di apprezzare ancora una volta l'eleganza e l'efficacia della scadenza ciclica che ci accompagna da anni. La successione in questione ha colto fra gli altri il minimo di inizio anno, e si appresterebbe ad intercettare adesso un altro punto di svolta; presumibilmente, un top. La finestra ciclica si lega ad un'altra scadenza, molto più di lungo periodo. Ne parliamo in altra sede del rapporto di oggi.


Gaetano Evangelista
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