I Tori hanno ancora parecchio da dimostrare

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 01/10/2015 14:59

Gli investitori tirano un sospiro di sollievo: laddove ancora intatti, i supporti di lungo periodo reggono alla sollecitazione dei venditori. È il caso di Piazza Affari, che si conferma di gran lunga migliore listino al mondo dall'inizio dell'anno, perlomeno fra gli indici del G25. Ed è il caso del MSCI World il quale, pur avendo violato ad agosto il long stop mensile, reagisce nelle ultime 48 ore quel tanto che bastava per evitare la formalizzazione di un vistoso testa e spalle ribassista, che ha richiesto quasi due anni per il suo completamento. I Tori portano a casa questo set point, ma devono ancora dimostrare parecchio.

Nonostante il rimbalzo, infatti, la capitalizzazione delle borse mondiali è scesa ai livelli più bassi degli ultimi due anni, e viene dal maggior calo da fine 2008. Lo stesso S&P500, vero riferimento globale, è reduce da due trimestri negativi di fila. Il modello di asset allocation, pubblicato questa mattina, non fa registrare grosse variazioni rispetto ad un mese fa; e se si ritenesse questo orientamento troppo conservativo, bisognerebbe ricordare che negli ultimi dodici mesi ha portato a casa comunque una performance del 12%, che si confronta con il -7% messo a segno nello stesso arco di tempo dal MSCI World.

In queste condizioni, l'onere della prova spetta ancora ai Tori. Il test dei supporti è condizione necessaria, ma non sufficiente per rispolverare le convinzioni rialziste. È sempre un problema di "qualità" della ripartenza, finora mancata: in termini di Up Volume, e di ampiezza di mercato.


Analisi a cura di Gaetano Evangelista
Fonte: www.ageitalia.net

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