Detronizzato il FAAMG, le Top5 che ora pesano per appena il 17.4% del totale. Uno smacco, per chi denunciava la natura elitaria del rialzo. Una rotazione in piena regola, con le società in fuga ora riassorbite dal gruppo compatto.
Sedute come quella di ieri esaltano gli investitori. Negli Stati Uniti i tre indici più popolari hanno ragione delle rispettive “cifre tonde” (Dow Jones 30.000; Nasdaq 13.000; S&P 3.800), salendo a nuovi massimi storici. Dopo aver portato a casa il Santa Claus Rally, gli investitori si accingono a chiudere in guadagno anche la finestra stagionale dei primi cinque giorni dell’anno: un buon auspicio per il resto del 2021.
Ci chiedono dove voglia ora arrivare il mercato. Parlare di quota 4000 punti per lo S&P500 non fa più impressione, perché se in termini assoluti sono quasi 200 punti, in termini relativi si tratta del 5% dalla chiusura di ieri. Poco più che una formalità, per un indice cresciuto del 18% dalla fine di ottobre, e del 75% dal minimo di marzo.
Il Rapporto Giornaliero di oggi fornisce un assaggio dei target che saranno proposti nel 2021 Yearly Outlook, in preparazione, e che vedrà la luce fra pochi giorni. Il NYSE Composite è un indice trascurato dai più, ma tanto rappresentativo per l’universo di società coperte (oltre 3000) quanto ben sensibile all’analisi tecnica. La barriera fra 13750 e 14500 punti è stata prima sfiorata, poi raggiunta, ed infine superata. Tutto questo, nel giro di tre anni: una metodica opera di sbriciolamento delle resistenze; una paziente accumulazione, seguita ora da una nuova fase impulsiva. Quello proposto è soltanto il primo obiettivo. Nell'Outlook ci soffermeremo sulle prospettive per i prossimi dodici mesi, che contemplano livelli ben più elevati.
Con il nuovo massimo storico di ieri, Tesla diventa la quinta società più capitalizzata negli USA, scavalcando Facebook. Detronizzato il FAAMG, le Top5 che ora pesano per appena il 17.4% del totale. Uno smacco, per chi denunciava la natura elitaria del rialzo. Una rotazione in piena regola, con le società in fuga ora riassorbite dal gruppo compatto. Ieri più del 12% delle società del NYSE e del Nasdaq ha raggiunto un nuovo massimo annuale: è la statistica più corposa degli ultimi due anni.
Non che il resto del mondo resti a guardare: il MSCI World ex USA si è di recente spinto oltre il massimo di tre anni fa, producendosi in una rottura rialzista di un certo spessore. Appagati dalle plusvalenze accumulate negli Stati Uniti, gli investitori cercano nuove prede nel resto del mondo. L’indice in questione è salito ai massimi degli ultimi tredici anni. A portata di mano adesso il massimo storico del 2007.
Articolo a cura di Gaetano Evangelista
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