Dow Jones: terza stringa più prolungata degli ultimi 117 anni

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 28/02/2017 14:39

Il mercato azionario americano si dimostra molto sensibile agli orientamenti provenienti dalla politica. Dalle elezioni, Wall Street ha "creato" ben seimila miliardi di dollari di nuova capitalizzazione: niente male, per un esito a sorpresa che ambiva a rappresentare una risposta alla crescente sperequazione nella distribuzione della ricchezza.

Il Dow Jones nel frattempo migliora la sua stringa positiva: con quella di ieri, sono ben 12 le sedute positive di fila. Come rilevato sul Rapporto Giornaliero, è una sequenza registrata soltanto altre due volte negli ultimi 117 anni; e che promette di migliorarsi ulteriormente oggi, dal momento che il martedì si è rivelato per Wall Street il giorno migliore della settimana dalle elezioni in poi.

Prima o poi dovremo rivedere la teoria della finanza. Il mercato obbligazionario, tradizionale rifugio per gli investitori avversi al rischio, ieri ha conosciuto una notevole volatilità, dopo il rilascio di alcuni dati che confermano il vigore della ripresa negli Stati Uniti, e che incrementano al 50% le probabilità di un nuovo aumento dei tassi fra un paio di settimane. Nulla che scuota gli indici, come già detto: negli ultimi nove mesi lo S&P ha fatto registrare una variazione giornaliera superiore al mezzo punto percentuale, in appena 55 occasioni. Nel rapporto di oggi, esaminiamo il comportamento del mercato nei mesi successivi a questa insolita quiete.

Di questi passo, non dovremo aspettare molto tempo prima di conseguire quel 5% di performance che residua per fare del bull market iniziato quasi otto anni fa la seconda esperienza storica più intensa, oltre che più duratura.

Per una volta Piazza Affari brilla di luce propria, trainata da un settore finanziario che costituisce pur sempre un terzo della capitalizzazione complessiva. Come ci ricorda il grafico, l'indice MIB è stato respinto dalla resistenza fra 19600 e 19800 punti. Al contempo, è stato contenuto dal supporto poco sotto i 18500 punti. Lo spunto di ieri incoraggia, ma non basta: occorrerà un ulteriore sforzo per avere ragione delle resistenze, e nel caso spingere l'indice verso il target delineato.


Gaetano Evangelista
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