Da verificare l'efficacia del segnale di esaurimento di ieri

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 22/06/2016 15:35

Mentre l'attenzione degli investitori è calamitata dalle oscillazioni di umore degli elettori britannici, le borse tentano di estendere il recupero iniziato ormai una settimana fa. A Piazza Affari l'indice MIB sollecita ora la parete inferiore della congestione triangolare da cui violentemente è uscito nella prima metà del mese. In ottica bullish oggettivamente non si può non apprezzare la sequenza di "candele bianche" messa a segno: sintomo di persistenza degli acquisti, e di interesse verso il mercato che va oltre l'impatto dei piccoli investitori. Su questo, e soprattutto sulla scomposizione del mercato fra "mani forti" e "parco buoi", ci soffermiamo analiticamente nel Rapporto Giornaliero di oggi.

Tornando alla borsa italiana, l'idea è che il recupero possa esaurirsi a ridosso della resistenza indicata ieri. Resta da verificare l'efficacia del segnale di esaurimento discusso nell'ultimo rapporto e che fino ad ora ha intercettato magistralmente tutti gli ultimi punti di svolta del mercato. In ottica di medio periodo, la tendenza rimane negativa fino alla tenuta dello short stop settimanale.

Il discorso si estende ai listini azionari europei. Come si ricorderà, lo Stoxx600 un anno fa di questi tempi raggiungeva la proiezione primaria fra 385 e 410 punti. Evidentemente, quella barriera ha retto, malgrado i ripetuti tentativi di sfondamento da parte dell'indice. Che poi è precipitato, abbattendo la trendline di sostegno in essere dalla fine del 2011, e generando un contesto tecnico in cui l'onere della prova spetta ai compratori. Dopo il minimo di febbraio c'è stata una lodevole reazione, che però trova resistenza proprio in prossimità della citata trendline. Al momento, il rimbalzo che ha contraddistinto una parte significativa di questo primo semestre, non può che essere classificato come correttivo; salvo prova contraria, s'intende...


Gaetano Evangelista
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