Borsa e fondamentali vanno a braccetto

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 02/10/2015 18:19

La sensazione è che i mercati sarebbero anche disposti a mostrare una confortante reazione, sulla scia di un sentiment orientato alla negatività che tipicamente si manifesta sui minimi di mercato; ma il contesto esogeno dissuada le forze rialzista dal tornare in campo. Fra mercati azionari ed economia reale sussiste un'intima relazione che risulta ben superiore alle previsioni dei più: basti confrontare l'andamento dell'ISM Index, sceso a settembre a ridosso della soglia spartiacque dei 50 punti; con l'andamento della performance annuale dello S&P500, piatto, se non lievemente negativo. Si potrebbe argomentare che negli ultimi sei anni una circostanza analoga fu sperimentata nel 2011 (ancora!); con la rilevante precisazione che allora le condizioni finanziarie effettive negli Stati Uniti erano ben più accomodanti di oggi.

In altre parole, se si accettasse una relazione perfetta fra economia e borse, ne conseguirebbe che queste ultime tornerebbero a brillare se la prima uscisse dal pantano in cui si è cacciata da alcuni mesi a questa parte. Il PIL americano nel secondo trimestre è stato brillante, ma quella è ormai storia remota: gli ultimi tre mesi hanno fatto registrare un marcato rallentamento, entro i confini statunitensi e a livello globale, che farebbe escludere una accelerazione sensibile del ciclo economico nei prossimi mesi. E il mercato, inevitabilmente, ne risente.

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