Bisogna distinguere fra Wall Street e borse extra USA

Gaetano Evangelista - 25/09/2015 13:20

Il rovescio delle ultime sedute rispetta fedelmente un copione già scritto: i mercati azionari risultano storicamente particolarmente vulnerabili nella terza decade di settembre, e perdipiù buona parte di essi proveniva dal test di resistenze di un certo spessore; peraltro, nell'ambito di un deterioramento tecnico in essere da tempo. Il punto, ancora una volta, è stabilire se gli Orsi si accontenteranno di un doppio minimo, o se c'è da temere qualcosa di ben peggiore.

A questo proposito, bisogna compiere lo sforzo di distinguere fra Wall Street e borse extra USA. Malgrado la recente debolezza, Piazza Affari si conferma di gran lunga la borsa migliore del mondo (G25) dall'inizio dell'anno, e la cosa ci inorgoglisce non poco, specie se si considera che soltanto quattro piazze riescono a vantare un saldo positivo per il 2015. Tuttavia, se si sposta il riferimento temporale di partenza alla scorsa primavera (24 settimane), ci si accorge che Wall Street vanta la terza migliore posizione, mentre le borse europee scivolano nelle retrovie: MIB undicesimo, Parigi sedicesima, Germania addirittura ultima fra le prime 25 piazze al mondo per capitalizzazione.

Diventa così opportuno esaminare l'andamento del MSCI World ex USA: quello che facciamo con il grafico del giorno. Dal quale si apprezza l'efficace confronto con la media mobile di lungo periodo che agisce storicamente da spartiacque: ora da resistenza, ora da supporto. Se si accetta questo postulato, ecco che la debolezza di agosto, confermata nel mese corrente, assume un preciso significato...

Gaetano Evangelista
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