Lo S&P ha chiuso in territorio positivo ambo i primi due mesi dell'anno: una performance riuscita altre 27 volte dal 1950 ad oggi; e seguita da un ulteriore miglioramento, due mesi dopo, in ben 23 occasioni.
In una settimana sostanzialmente priva di notizie macro di rilievo, a fare notizia è il persistente calo della volatilità su tutti i mercati finanziari: nuovi minimi sono conseguiti non solo da VIX, o VStoxx o VDAX; ma anche dalla volatilità implicita a tre mesi sulle commodity, sui tassi di cambio e sugli spread creditizi. Un fenomeno che probabilmente discende dagli atteggiamenti delle banche centrali: con la Fed che punta a stimolare le aspettative inflazionistiche per ridurre i tassi reali, e BCE e BoJ che si muovono all'insegna del "Vorrei ma non posso".
Sullo sfondo, il persistente influsso benigno di fattori qualitativi e stagionali. Come rilevato a suo tempo, lo S&P ha chiuso in territorio positivo ambo i primi due mesi dell'anno: una performance riuscita altre 27 volte dal 1950 ad oggi; e seguita da un ulteriore miglioramento, due mesi dopo, in ben 23 occasioni. Ciò vuol dire che sarà alquanto improbabile, da qui a fine aprile, ritornare sotto i 2785 punti di S&P500. Il superamento dell'ultimo diaframma a 2815 punti, se definitivo, aggiunge ulteriori argomentazioni allo scenario di breve periodo.
A proposito di stagionalità. Wall Street ha concluso la settimana di scadenze tecniche di marzo con una performance prossima al 2.9%. Storicamente, in circostanze simili la settimana successiva si è rivelata negativa nella stragrande maggioranza di casi. Ciò porta a sospettare la possibilità di un consolidamento nell'immediato; ferma restando la possibilità, da parte dello S&P500, di migliorarsi da qui ad un mese.
In Europa nel frattempo Eurostoxx50 e Stoxx600 realizzano una configurazione di esaurimento su base settimanale, nota come Sell Sequential setup. Il Rapporto Giornaliero di oggi mostra gli episodi più recenti, dai quali si può desumere la probabilità di uno storno, dopo l'andamento brillante delle ultime sedute.
Gaetano Evangelista
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