Amici e Colleghi,
faccio seguito alla richiesta del 11/3 scorso: cosa fare con Eni (potremmo aggiungere: e con tante altre azioni !) ?
Sui social network c’è stato un unico intervento degno di nota. Lo copio:
E’ la soluzione meno “dolorosa” che adotteranno la maggior parte dei risparmiatori. Si aspetta e, se capita l’occasione, si cerca di mediare (ottimo il suggerimento di non farlo alla “cazzo di cane” ma soltanto quando il trend del titolo avrà girato nuovamente al rialzo).
A quanto già scritto voglio aggiungere la tecnica del “cambio cavallo”.
Supponiamo di aver comprato 1.000 Eni a 12€. Adesso valgono 8€.
Devo pensare di avere un controvalore di 8.000 € e allora posso chiedermi: “in questo momento, qual è la migliore opportunità (trading o investimento) per quest’importo?”
Se penso sia il titolo XYZ, allora è conveniente vendere Eni (anche in forte perdita) e puntare sull’altro.
Altro particolare: non c’è scritto da nessuna parte che si debba recuperare tutt’in una volta e soltanto con un determinato titolo.
Se compro XYZ e arrivo ad un controvalore di 9.000€, per esempio, posso venderlo e rifare lo stesso ragionamento di prima.
In questo modo, cercando di guadagnare qua e la, si cerca di arrivare all’obiettivo nel più breve tempo possibile.
E’ tutto molto logico ma altrettanto difficile da mettere in pratica perché, vendendo Eni, si deve comunque contabilizzare una perdita. Ed è un boccone difficile da digerire! Per tutti. Non sono ancora riuscito a risolvere questo problema psicologico; faccio un appello a tutti quelli che ne sanno molto più di me: se avete qualche idea, fatevi avanti !
Buona giornata, a domani
Articolo a cura di Franco Meglioli
www.megliolitrading.it
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