Inizialmente, ci si aspettava che l’anticipo del pagamento delle pensioni si fermasse a quello relativo al mese di gennaio. Tuttavia, con la proroga dello stato d’emergenza fino alla fine di marzo, anche la straordinaria tabella di marcia del pagamento delle pensioni alle Poste Italiane è stata confermata. Abitudine, questa, ormai consolidata. Ma sarà l’ultima volta?
Infatti, la Protezione Civile ha pubblicato l’ordinanza n. 849, comunicando l’anticipo del pagamento delle pensioni di febbraio - così come abbiamo avuto modo di vedere - e anche del mese di marzo.
Per i prossimi mesi, però, ancora non si sa nulla. Ma è possibile fare alcune previsioni. Lo stato d’emergenza termina il 31 marzo 2022, quindi, probabilmente ci sarà un ritorno alla normalità anche per il ritiro delle pensioni.
Ma passiamo subito ad analizzare quali sono le ragioni che hanno spinto, nuovamente, la Protezione Civile ad emanare questa ordinanza, il calendario dei giorni di riscossione e, infine, andiamo a dare uno sguardo a tutte le altre novità - che sono tante.
Pensioni di marzo: pagamento in anticipo. Ecco le date!
Lo stato d’emergenza è stato prorogato fino al 31 marzo del 2022. Tuttavia, non sono previste ulteriori proroghe e, quindi, si va verso un graduale ritorno alla tanto attesa normalità.
In ogni caso, la Protezione Civile, il 21 gennaio del 2022 ha pubblicato l’ordinanza n. 849, nella quale ha disposto che i pagamenti delle pensioni relative al mese di marzo saranno effettuati in anticipo - ovviamente, per i pensionati che si affidano alle Poste Italiane.
Così come abbiamo avuto modo di vedere per il mese di febbraio, il pagamento è avvenuto in anticipato dal 26 gennaio al 1° febbraio.
Ma passiamo alla fatidica e attesa domanda: quali sono le date? Il pagamento avverrà dal 23 febbraio al 1° marzo. Il calendario per cognome sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito delle Poste Italiane e sul portale dell’Inps.
Pensioni di marzo in anticipo: per quale ragione?
La risposta a questa domanda è, tutto sommato, molto semplice. Per evitare affollamenti e code troppo lunghe nei locali delle Poste Italiane, come di consueto, il pagamento delle pensioni viene effettuato scaglionato in più giorni, in base al cognome dei pensionati.
Ovviamente, nei locali delle Poste Italiane si devono rispettare tutte le misure di sicurezza stabilite dalla legge, per contenere ed evitare una risalita dei contagi.
Ricordiamo che è ancora valido un servizio al quale possono accedere i pensionati con almeno un’età pari a settantacinque anni. Qual è il servizio? Se si è soli e non si ha la possibilità di delegare familiari per il ritiro della pensione, le Poste Italiane hanno stipulato una convenzione con l’Arma dei Carabinieri, affinché siano quest’ultimi a consegnare a domicilio, su richiesta, la pensione.
Il servizio resterà attivo fino alla fine dell’emergenza sanitaria. Se siete interessati al servizio, si rimanda al sito delle Poste Italiane, dove sono presenti tutte le informazioni.
Si ricorda che è un’opportunità importante anche per altre ragioni. In primo luogo, per proteggere gli anziani dall’esposizione al rischio di contagio. Ma anche per evitare che incorrano in furti o truffe, dopo il ritiro della pensione.
Ritiro pensione: quale Green pass serve?
Dal 1° febbraio del 2022, anche per andare a riscuotere la pensione, presso le Poste Italiane è necessario possedere ed esibire il Green pass. Quale Certificazione è richiesta? Il Green pass base.
Si ricorda che il Green pass ottenuto dopo aver effettuato il tampone rapido ed essere risultato negativo ha validità di quarantotto ore; invece, il Green pass ottenibile dopo la negatività al tampone molecolare ha validità di settantadue ore.
Il Green pass per il ritiro delle pensioni ha causato non pochi problemi, soprattutto tra i più anziani. Ma cerchiamo di spiegare bene come si deve esibire, a seconda dei casi.
Negli uffici postali dotati di gestore delle attese, il cittadino deve mostrare il QR code all’ingresso. Una volta verificato e accertata la sua validità, è possibile prendere il ticket per effettuare le operazioni.
Invece, negli uffici sprovvisti di gestore delle attese, i cittadini devono esibire il Green pass base direttamente agli operatori degli sportelli. Per i cittadini che, invece, prenotano l’appuntamento allo sportello tramite l’app delle Poste Italiane, il controllo della Certificazione verde verrà effettuato dall’applicazione stessa.
Per conoscere maggiori informazioni, si consiglia di leggere il comunicato presente sul sito delle Poste Italiane.
Pensioni di marzo: aumenti, trattenute e conguagli. Ecco le novità!
In relazione alle pensioni di marzo, c’è un altro punto che è necessario trattare. Infatti, le novità non si esauriscono all’ormai consueto anticipo e alla nuova regola del possesso del Green pass base.
Dobbiamo anche considerare la perequazione delle pensioni. Il nuovo tasso delle pensioni relative al mese di marzo è del 1,7%. Pertanto, gli assegni risulteranno più alti, anche se non di tantissimo.
Ovviamente, l’aumento degli importi si verificherà in modo diverso in base alla fascia reddituale di appartenenza. Quante fasce sono state individuate? Le fasce sono tre e sono così distinte:
- Prima fascia: adeguamento al 100% sugli assegni fino a 4 volte il trattamento minimo;
- Seconda fascia: adeguamento al 90% sugli assegni compresi tra 4 e 5 volte il trattamento minimo;
- Terza fascia: adeguamento al 75% sugli assegni che superano 5 volte il trattamento minimo.
Non ci saranno soltanto aumenti. È necessario, quindi, ricordare la trattenuta che ci sarà sul cedolino pensionistico di marzo 2022. Qual è? I pensionati troveranno la trattenuta della prima rata in acconto dell’addizionale comunale, oltre che il conguaglio fiscale di fine anno.
Si ricorda, infine, un’ultima cosa. Come sappiamo, c’è stata la riforma dell’Irpef: occhio ai nuovi scaglioni di reddito Irpef.
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