La formulazione della nuova Manovra finanziaria 2022 data dal risultato di diversi incontri e dibattiti tra sindacati, maggioranza e opposizione, unitamente al Presidente del Consiglio Mario Draghi, ha portato con sé l’introduzione di nuove e rilevanti novità sul tema delle pensioni.
A questo proposito, infatti, la nuova Legge di Bilancio 2022 è andata a regolare e disciplinare il sistema previdenziale attualmente in vigore in Italia, con l’obiettivo di sopperire alla problematica che si sarebbe creata con la fine della formula di Pensione Quota 100 e di altre opzioni di pensione anticipata.
Per questo motivo, andremo ad approfondire nel dettaglio tutte le news sul tema pensioni dell’ultimo periodo, così da capire anche la portata e le conseguenze della svolta dettata dal Governo Draghi per quanto riguarda il sistema previdenziale.
Pensioni 2022: tutte le novità con il Governo Draghi
Come sottolineato anche all’interno della circolare della Fondazione Studi 4 gennaio 2022 n. 1, la nuova Manovra finanziaria entrata in vigore a partire dal primo gennaio del 2022 a seguito del lavoro di discussione del Governo Draghi ha condotto ad una serie di novità per quanto riguarda la disciplina delle pensioni.
Nonostante le numerose modifiche che sono state apportate alle modalità e alle formule di accesso anticipato all’assegno previdenziale, sembrerebbe tuttavia non esservi una vera e propria riforma organica al sistema pensionistico, andando così di fatto a mantenere invariato l’impianto centrale tipico della Riforma Fornero.
Tuttavia, occorre sottolineare che nonostante la mancata rivoluzione del sistema previdenziale, così come era stato invece promesso dalla squadra dell’esecutivo di Palazzo Chigi, le novità sulle pensioni sono davvero tante ed è quindi fondamentale comprenderle al meglio, affinché si possa identificare il sistema più vantaggioso per ciascun contribuente.
In questo senso, tra le news pensioni più rilevanti vi è sicuramente la fine definitiva della tanto discussa pensione anticipata della Quota 100, la quale è stata di fatto sostituita radicalmente, almeno per l’anno 2022, dalla nuova Quota 102.
Il Governo Draghi ha invece preferito mantenere inalterate le formule anticipate rappresentate da APE Sociale e Opzione Donna, andando a prolungare ed estendere i requisiti legati alla data di maturazione e ampliando, in alcuni casi, i potenziali beneficiari di questa formula.
Infine, un’ulteriore modifica riguarda il prolungamento del contratto di espansione, proroga per un altro biennio, dunque fino alla fine dell’anno 2023.
La proroga dell’APE Sociale 2022: come funziona
La Manovra finanziaria 2022 ha apportato una serie di cambiamenti anche sulla formula di pensione concessa con l’APE Sociale, andando a prevedere l’opportunità di ottenere l’accesso in seguito alla maturazione delle condizioni fino al 31 dicembre 2022.
In questo senso, potranno così sperare di poter ottenere la pensione anticipata i cittadini che rientrano in determinate categorie lavorative, all’età di 63 anni minimo e che sono stati coinvolti dalla cessazione dell’attività di lavoro.
Tuttavia, come accadeva anche l’anno scorso, per poter comprendere effettivamente chi avrà l’occasione di accedere all’APE Sociale occorre riferirsi ai requisiti di contribuzioni, diversi per ciascuna categoria di appartenenza.
Pensione Opzione Donna: i nuovi requisiti del 2022
La nuova Legge di Bilancio 2022 è andata ad intervenire anche sui termini e le scadenze che erano state fissate per quanto riguarda l’accesso alla formula della pensione con l’Opzione Donna.
A questo proposito, grazie alla decisione di Mario Draghi in merito al prolungamento dell’Opzione Donna, potranno continuare ad usufruire dei vantaggi di questa formula anche le donne lavoratrici che avranno maturato determinati requisiti entro il 31 dicembre 2021.
In tal senso, attualmente le condizioni richieste per ottenere l’accesso anticipato all’assegno previdenziale per le donne riguardano il raggiungimento di un’anzianità contributiva minima di 35 anni ed una anagrafica pari a 58 per le dipendenti e a 59 per le autonome.
Cosa cambia con la Pensione Quota 102
La fine della Quota 100 segnata nella data del 31 dicembre 2021 ha spinto la squadra dell’esecutivo guidata dal premier Mario Draghi ad elaborare una nuova opzione di pensione anticipata, che potesse colmare in parte le conseguenze di tale scadenza.
Per tale motivazione, il Governo ha optato per la Pensione Quota 102, una prestazione economica previdenziale che viene erogata nei confronti sia dei lavoratori dipendenti che autonomi, i quali avranno maturato entro la fine del 2022 un’età anagrafica pari a 64 anni ed un’età contributiva minima pari a 38 anni.
In tal senso, tra le peculiarità della Pensione Quota 102 che occorre evidenziare vi è la questione della cumulabilità dei redditi. A questo proposito, l’assegno previdenziale attraverso la Quota 102 non potrà essere cumulato con altre tipologie di redditi, come ad esempio quelli derivanti da lavoro subordinato oppure autonomo, anche nei casi in cui questi vengano prodotti all’estero.
L’unica eccezione è costituita dai casi in cui si tratta di redditi da lavoro autonomo di tipo occasionale, entro il limite di 5.000 euro lordi all’anno.
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